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SHIARA ALWIS

Appunti

Il lago dell'imperatore

La prima vista e’ del lago Avarga Toson Nuur dove ho nuotato tutti i giorni. E’ anche il lago dove veniva l’imperatore Genghis Kahn con la corte reale nel trecento. I nobili occupavano un lato del lago ed i contadini facevano il bagno sull’altro. C’era anche una parte riservata per le donne nobili. Questo lago è famoso in Mongolia per i suoi poteri curativi. Tante persone con i problemi di pelle, reumatismi e vari dolori di ogni tipo vengono qui per 2 settimane all’anno. Si tratta di poche persone comunque. La popolazione totale della Mongolia e’ soltanto 2 millioni e mezzo per un paese che e’ grande quanto l’italia, la spagna e la francia messi insieme.

Il trattamento di fango
Si trattava di avere un trattamento di fango ogni mattina, riposare e poi andare a fare il bagno in un lago speciale che consisteva di 24 sali minerali diversi. Vivevo e cucinavo in un GER (una tenda nomada) molto comodo per 10 giorni. C'e' da dire che entrare nel GER dove si faceva il trattamento era un'esperienza unica. Un posto completamente surreale. Lenzuola appese come fantasmi dai travi sul tetto, un piccolo forno per riscaldare il fango (si', il fango doveva essere bollente prima dell'applicazione), una vasca piena di fango primordiale, 6 lettini coperti di plastica accanto ai pareti, luce di dio che penetrava dall'unica finestra al mondo, che si trovava al centro del tetto. Dopo essere coperto in un fango molto fine (senza sabbia) come una crema di ebano, ero avvolta come una mummia in grossi pezzi di lana e tenuta calda per 20 minuti. Dopodiche' levano l'eccesso di fango con un coltello di burro e poi mi mettono in una vasca o secchione d'acqua calda e mi aiutano a levare il fango appiccicoso con gli stracci. Ci vuole circa 1 ora e 20 minuti per tutta la procedura.

Lezioni di tiro con l'arco

Il Tiro col arco e’ uno delle 3 sport nazionali della Mongolia (corsa a cavallo e la lotta libera sono gli altri 2) ed ieri ho avuto il piacere di trovarmi nel villaggio di Genghis Khan. Sono molto emozionata per condividere con voi la mia prima lezione dal campione della Mongolia di tiro con l’arco! (E’ tanto vero che ho fatto un po’ la scema ma non importa.) La squadra e’ molto brava ed e’ fatta anche di donne. La competizione era tra i mongoli ed i coreani che sono vestiti di giallo e assomigliano i membri della Ku Klux Clan. Gli archi sono di corna di capra ed e’ difficilissimo tirare la corda indietro per quanto e’ tesa. Il bersaglio non visto nel video sta a 300 metri dall’arciere.

Dopo una settimana di influenza e legata al letto come una moribonda, sono tornata fedelmente a voi. Fa un freddo cane, 3 gradi mica e’ Roma qui!

Negli ultimi anni la Mongolia è cambiata da un’economia di pianificazione centrale ad un sistema di mercato libero (traduzione letterale). Cioé la struttura socialista era caduta e fu rimpiazzata da una privatizzazione totale. Il risultato era disoccupazione e povertà devastante in tutto il paese.

La crisi economica

Uno dei miei progetti è sul Dulaankhan che è stato colpito duramente dalla crisi economica ed i contadini hanno patito la fame come conseguenza. Questi contadini prendono in prestito di solito piccole somme dalla banca per comprare i semi ed i fertilizzanti, usando come contropartita la raccolta. Hanno anche il fardello di pagare l’istruzione dei bambini (l’alfabetizzazione sta a 97% in Mongolia!), quindi fanno la raccolta presto per poterla vendere sotto il prezzo di mercato a villaggi ed a paesi vicini. Gli avanzi sono tenuti per il consumo personale, ma questa piccola quantità finisce dopo qualche mese e le famiglie raggiungono livelli di fame per rimanerci fino alla prossima primavera quando il ciclo di prestito e piantare inizia da capo.

Il progetto umanitario

Il nostro progetto ha aiutato il villaggio a rimettersi in piedi fornendo ai contadini la possibilità di coprire i costi di base, di costruire e stabilire dei sistemi di innaffiamento e le pompe d’acqua e di insegnare loro i migliori metodi per curare la terra, dato che il piantare e’ un’attività relativamente nuova in Mongolia. Non bisogna dimenticare che questa e’ gente caparbia e sono mangiatori di carne, (il significato della parola “Eskimese”) normalmente sopravvivono del bestiame durante i 9 nove mesi di inverno severo a -60°C quando non cresce nulla. Il progetto facilita anche la vendita dei prodotti agricoli al prezzo di mercato e insegna loro a conservare la verdura sotto olio/aceto, per ambedue l’utilizzo personale e vendita al mercato durante l’inverno.

Un mondo diverso

C’è un sistema di tronco/legna per ottenere l’acqua dal pozzo. Ognuna delle 20 famiglie nel villaggio ha un pozzo che usa per innaffiare gli orti. Patate, carote, cavoli e cipolle sono la verdura di base ma ci sono anche peperoni, cetrioli e zucche. Vi sorprenderà sapere che in Mongolia – non come il resto dell’Asia – e’ una società matriarcale nella quale il numero maggiore dei lavoratori adulti sono donne. Anche i bambini sono abbastanza coinvolti nelle attività quotidiane come piantare e fare la raccolta, pompare l’acqua, cucinare e pulire.

E’ davvero un mondo diverso qui.