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13 aprile 2016 SPORT

Ratto, primo calciatore italiano in Mongolia

Si scaldano i motori dell’edizione 2016 della Khurkhree National Premier League, il campionato mongolo, che seguiremo come ormai avviene da cinque anni (qui le edizioni precedenti 2011, 2012,2013, 2014, 2015). Ma oltre alla curiosità che ci porta a sondare mondi calcistici così lontani, quest’anno avremo un motivo di interesse in più, visto che è stato ufficializzato il passaggio del portiere italiano Giacomo Ratto (nella foto) alla neofondata squadra dell’Ulaanbaatar City FC. Per la prima volta un calciatore italiano calcherà i campi del campionato del paese est-asiatico. L’Ulaanbaatar City FC, fondato nel 2015 e al suo primo campionato (è una delle tre squadre esordienti oltre al Confinental e al Bayngol squadra fondata dal mitico Paul Watson, già protagonista in Micronesia), sarà la vera e propria mina vangate di questa Premier League: l’allenatore olandese Pieter De Jongh infatti potrà contare oltre che su Ratto anche su altri quattro stranieri di grande interesse come i russi Artyom Drobyšev (ex FC Čita), Ilyan Kungurov (ex FC Baikal Irkutsk) e Mikhail Gandilyan e il marocchino Ghassane El Barhami (con esperienze passate in Francia, Germania, Cina, Maldive e Sri Lanka). Per l’occasione abbiamo intervistato in esclusiva proprio il nostro portabandiera, in questa sua avventura da pioniere del pallone, già alla sesta esperienza all’estero, dopo Svizzera, Malta, Panama, Nicaragua e Fiji. Giacomo Ratto, 29 anni, varesino, nella sua carriera vanta le giovanili del Varese e successivamente il passaggio al Gavirate. Nel 2010 varca il confine italosvizzero per firmare con l’AS Castello e successivamente con il Mendriso. Dal Canton Ticino il salto nel buio lo porta all’SK Victoria, campionato maltese, e poi ancora più lontano con, in sequenza, Tauro FC (Panama), UNAM Managua (Nicaragua) e Suva FC (Fiji), tre continenti. Ora arriva il quarto, con l’Asia e la Mongolia.
Cosa ti ha spinto a questa particolare carriera da giramondo?
Quello che mi ha spinto a guardare oltre ai confini del nostro paese è la voglia di emergere, di prendere in mano la mía vita, e fare della mía passione il mío lavoro. Tutto sta nel saper “guardare oltre” molto spesso pensiamo che il calcio sia solo Europa, ma esistono altri quattro continenti con campionati professionistici dove poter lavorare.
Ora hai scelto la Mongolia. È vero che ci fu già un contatto qualche anno fa?
Si è vero. Dicembre 2014, un agente di Singapore mi mandò un offerta del Khoromkhon per giocare l’AFC Cup. Parlai con il club nicaraguense e rescissi il contratto, rifiutai un’ offerta dal Costa Rica, dal Municipal Liberia accettai la proposta del Khoromkhon. Era un’occasione unica, il mio contratto era esclusivo per l’AFC Cup, era l’opportunità che aspettavo da una vita, giocare una competizione internazionale, l’equivalente della nostra Europa League. Purtroppo 2 giorni prima della partenza per tornare in Italia, l’agente mi comunicò che il Khoromkhon sarebbe stato escluso dall’AFC Cup 2015 e sarebbe entrato nel nuovo format del 2016. Mi trovai senza squadra, e senza tempo per sentire di recuperare in Costa Rica o Nicaragua, poiché stavo tornando in Italia.
L’Ulaanbaatar City FC è una squadra di nuova formazione, cosa ti aspetti da questa prima stagione di Niislel League?
Io ho firmato con L’Ulaanbaatar City FC, con un obiettivo chiaro. Vincere il titolo, quindi ciò che mi aspetto è di finire il campionato a ottobre alzando il titolo.
Hai già conosciuto allenatore e compagni? Conosci già qualcosa del calcio mongolo?
No i compagni non li conosco, so che ci sono tre russi e un marocchino e potrebbero arrivare nuovi stranieri. Si l’allenatore lo conosco, diciamo che è colui che ha fatto si che io firmassi in Mongolia. Pieter De Jongh lo contattai quando era allenatore Del Cape Town FC, gli mandai Curriculum e vídeo siccome ero interessato a giocare in Sud Africa, e dopo aver controllato mi disse che era interessato a me e mi avrebbe contattato. Nel frattempo firmò con l’Ulaanbaatar City, quindi mi propose questa nuova meta. Del calcio Mongolo conosco poco, sarà una scoperta continua, giorno per giorno.

Articolo e intervista di Marco Bagozzi per www.opinione-pubblica.com. Leggi l'articolo completo.
Bagozzi è autore del libro "Vincere con Gengis Khan", recensito da mongolia.it nella sezione Libri