ULAANBAATAR WEATHER

FABIO FIORONI

Wow... Mongolia !!!!

Sono due ore che ormai viaggiamo in direzione sud. Caldo... Il nostro autista e la sua toyota svolgono egregiamente il loro dovere, ma la strada (beh... strada...) verso Dalandgad è quella che è: uno sterrato continuo e polveroso e da quasi mezz'ora ancora più cadenzato da buche, dossi, sabbia e grossi sassi.

Le nostre "articolazioni" (se vogliamo dire così) cominciano a risentirne. Con discrezione chiedo se è possibile effettuare una sosta. "Sicuro, non c'è problema" mi risponde l'autista "tanto mi sono perso..." ?!?!?!?!? Cosa provo? Preoccupazione? Sicuramente no... Felicità ? Neanche... sarebbe paradossale.... Eccitazione!!! Si'... ecco... una sconsiderata eccitazione!!! Sento salire adrenalina mista a tenerezza per l'ingenuità dell'uomo che ci sta conducendo in quell'angolo di mondo. Scendiamo dalla vettura. Mi allontano duecento metri, mi giro e mi metto a sedere a gambe incrociate. Attendo che si diradi quel sudario polveroso che avvolge la vettura e i miei amici e chiudo gli occhi un minuto per realizzare dove diavolo mi trovo! Ecco... il silenzio domina incontrastato, le frasi ovattate dei miei compagni di viaggio in sottofondo... Li riapro... la sensazione di vuoto che mi attanaglia è devastante ! Lo sguardo corre a 360 gradi e riesco a vedere la curvatura dell'orizzonte. Il cielo è di un azzurro brillante nell'aria tersa e fa da cornice a poche nuvole che sembrano cadermi in testa sospinte da una brezza impercettibile. Nulla intorno a me e ai miei compagni. Qualche cammello si intuisce a chilometri di distanza (ma quanti saranno questi chilometri? 10, 50 o forse 100 ?). La maestosità del luogo non la dimenticherò mai.... Non è deserto.... non è steppa..... non è simile a nessuno dei luoghi che pure ho visitato... è semplicemente e solamente, come dicono loro, il Gobi !

Mongolia, ci sei entrata nell'anima con i tuoi spazi incontaminati e sterminati e nel cuore con la bontà della tua gente.... Aspettiamo solo di incontrarti di nuovo. Non vai visitata, vai vissuta.....

Fabio Fioroni