ULAANBAATAR WEATHER
15 luglio 2016

Europa e Asia in Mongolia per trovare nuovi impulsi

La notizia dell'ennesimo, plateale, attentato terroristico in Europa, a Nizza, trova i big dell'Europa (Schauble, Tusk, Mogherini, Merkel, Gentiloni) e dell'Asia (ci sono tutti, eccetto Vladimir Putin, quindi, tra gli altri, Li Keqiang, Shinzo Abe, Park Geun-hye) per l'11° Asem Summit in una Ulaan Baatar deserta, per motivi di sicurezza.  Sembra una beffa. Hanno chiesto agli abitanti della capitale mongola di andare via, in campagna, per non ostacolare il Summit. Ma il terrore ha già colpito, di nuovo, in Francia, nella notte e non si sa più come reagire di fronte a un rischio che può scoppiare ancora, ovunque, nelle forme più strane e imprevedibili. Tutto succede a dstanza sideralmente lontana ma qui a Ulan Bator si discute di come trovare un nuovo senso a questa piattaforma di dialogo tra Paesi asiatici e l'Europa, specialmente per quanto riguarda l'aspetto della crescita, dell'economia. A conclusione dei lavori, si arriverà alla dichiarazione di Ulan Bator, a vent'anni dalla nascita di questo strumento di dialogo, nel frattempo altri strumenti di dialogo e soprattutto di intervento sono nati, e si diffonderanno ancora. La Cina con l'Obor, la One Belt One Road, che guarda all'Eurasia e alle sue banche e ai suoi fondi di sviluppo. Le sinergie tra Europa e Asia, con la Cina ancora una volta protagonista, per i piani di sviluppo delle infrastrutture. È davvero tempo per l'Asem di trovare una spinta reale tra due poli così apparentemente lontani. (di Rita Fatiguso, Sole 24 Ore)