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16 febbraio 2017 PRIMO PIANO

Lo zud non perdona, è strage di bestiame

La Mongolia, strangolata dal debito pubblico (a marzo scade una tranche di bond da 580 milioni di dollari, le casse dello Stato sono quasi vuote e il governo si è rivolto a tutti, finora senza trovare nuovo credito), è in ginocchio per lo zud, una pesante combinazione di venti, siccità e gelo, che sta provocando effetti disastrosi sulla steppa dell’Asia centrale. Il Paese deve ancora riprendersi dallo zud del 2016 che ha causato la morte di oltre un milione di animali, tra cui molti capi di bestiame. La Croce Rossa ha lanciato un appello internazionale, per l’invio di aiuti nel Paese in cui almeno metà della popolazione è nomade e vive di pastorizia, potendo contare solo sul bestiame come unica fonte di reddito e principale fonte di alimentazione e trasporto (Afp)