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20 febbraio 2017 PRIMO PIANO

La Mongolia si prepara a festeggiare l'anno del Gallo

Nonostante la crisi economia e il gelo, la Mongolia si prepara a festeggiare lo Tsagaan sar, il giorno della luna bianca, che corrisponde al nostro capodanno e che quest'anno cade il 27 febbraio. Si lascia l'anno della Scimmia e si entra nell'anno del Gallo. Ma come si celebra lo Tsagaan sar, la festa più sentita dai mongoli insieme al Naadam? Ecco un estratto dal libro "Mongolia - L'ultimo paradiso dei nomadi guerrieri" (Polaris editore), scritto da Federico Pistone, affiancato per la quarta edizione in uscita a primavera da Dulamdorj Tserendulam, detta "Tseeghii": "Lo Tsagaan Sar è il capodanno mongolo che segue il calendario lunare tibetano e la data varia ogni anno. È la più importante festa mongola e si protrae almeno per un mese. Per essere pronti bisogna avviare i preparativi con grande anticipo perché occorre pensare a cibo, regali, vestiti nuovi, pulizie; la tradizione impone inoltre di finire i lavori in sospeso e onorare i debiti prima del nuovo anno. I cibi che non possono mancare sulla tavola sono buuz o bansh, lo schienale di pecora (coda compresa), la carne bollita, i biscottoni (kheviin boov) sovrapposti secondo la tradizione, guarniti di aaruul e dolciumi. Anche il riso, simbolo di fecondità e crescita, è presente in tavola così come l'airag e altri piccoli piatti adatti all’occasione. È dovere dei più giovani, entro i primi tre giorni di festa, rendere omaggio agli anziani, portando i saluti e offrendo un khadag con gesto appropriato cioè reggendo le braccia dell’anziano con le mani sotto i gomiti. Le famiglie si scambiano molteplici visite. I giorni più importanti sono la vigilia (Bitüün), giornata in cui si mangia moltissimo come atto propiziatorio per un anno di abbondanza".