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3 maggio 2017 PRIMO PIANO

Prima auto elettrica al Mongol Rally

Partenza fissata il 16 luglio da Goodwood, Regno Unito, arrivo chissà quando a Ulan Bator, capitale della Mongolia, dopo 16 mila km di steppe, deserti e montagne. Il Mongol Rally è una gara sui generis, che si svolge dal 2004 con il principale obiettivo di fare beneficienza. Aperto anche a dilettanti in cerca di avventura, rigorosamente a bordo di utilitarie di cilindrata inferiore ai 1000 cc, e con l’obbligo di raccogliere almeno 1000 sterline da destinare a opere di beneficienza. Tra le vetture al via dell’edizione 2017 anche un’elettrica, la prima nella storia del rally. Si tratta di una Nissan Leaf  modificata dagli specialisti di Plug In Adventures, team scozzese che due anni fa aveva utilizzato una Leaf per coprire 2.659 km in due giorni sfruttando solo punti di ricarica pubblici e gratuiti. Chris Ramsey, fondatore di Plug In Adventures, ha dichiarato: “Il Mongol Rally è la sfida più impegnativa che abbiamo mai affrontato a bordo di un veicolo elettrico, ma è da anni che la stiamo pianificando. Più ci sposteremo verso oriente, più dovremo confrontarci con punti di ricarica limitati e con terreni difficili da percorrere”. La scelta di utilizzare al bestseller green giapponese non è stata casuale: “Oltre a essere un’auto che conosco molto bene e che ho sempre trovato affidabile, dispone della più capillare rete di ricarica rapida in Europa. In più, è compatibile con le spine Commando da 240v, perciò potrò caricare la batteria e continuare a guidare anche nelle zone più isolate, dove non ci saranno colonnine per la ricarica rapida. Il valore di questa esperienza risiede nel percorso, non nell’arrivare a destinazione il prima possibile”. La Leaf AT-EV (all-terrain electric vehicle), è basata su una vettura di serie in allestimento con batterie da 30 kWh, capaci di garantire un’autonomia massima di 250 km. Tra le modifiche apportate troviamo cerchi in lega Speedline SL2 Marmora e pneumatici Maxsport RB3, particolarmente indicati sullo sterrato, nonché specifiche protezioni sottoscocca. Il portapacchi modificato consente di trasportare carichi anche all’esterno ed è provvisto di una barra luminosa Lazer Triple-R con 16 LED in grado di generare 16.400 lumen supplementari a bassa tensione per illuminare i tratti più impegnativi del percorso. (fonte Tuttosport)