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8 maggio 2017 PRIMO PIANO

In libreria il secondo capitolo di Yeruldelgger

Dopo Yeruldelgger, Morte nella steppa, il noir francese più premiato degli ultimi dieci anni, arriva nella collana Darkside di Fazi Editore il secondo capitolo della trilogia che sta conquistando i lettori di tutto il mondo: il commissario ritrova la Mongolia e le sue terre estreme in un grande thriller di un’originalità assoluta Yeruldelgger, Tempi selvaggi. La trilogia di Yeruldelgger è stata un vero e proprio caso editoriale in Francia, dove ha venduto 500.000 copie e ha vinto i più importanti premi letterari fra cui il prestigioso Prix SNCF duPolar 2014. Questa la trama del secondo volume della serie. È inverno inoltrato in Mongolia: la steppa è avvolta nella morsa dello dzüüd. Imperversa un vento gelido, le temperature si aggirano sui meno trenta e il paesaggio è spazzato da tormente di neve. Sembra di respirare schegge di vetro. È la leggendaria sciagura bianca, che al suo passaggio lascia dietro di sé una scia di cadaveri. Milioni di vittime, uomini e animali. Da un cumulo di carcasse congelate, incastrata fra un cavallo e una femmina di yak, sbuca la gamba di un uomo. Sarà solo il primo di una serie di strani ritrovamenti. Ma il commissario Yeruldelgger al momento ha altri problemi: in un albergo di Ulan Bator è stata assassinata Colette, una prostituta, e il principale indiziato e accusato del delitto è proprio lui. Le indagini per scagionarsi prima lo metteranno sulle tracce del figlio di Colette, scomparso nel nulla, poi lo porteranno in Francia, a districarsi in una in una fitta trama di giochi di potere dei servizi segreti, loschi affari dei militari e corruttela della politica. Sempre più con le spalle al muro il commissario Yeruldelgger non avrà più niente da perdere e sarà pronto a uccidere: il fuoco va sconfitto col fuoco. Proprio come si fa quando scoppiano gli incendi nella steppa: si creano muri incendiari. E intanto, la neve continua a ricoprire la Mongolia…(fonte latelanera.com)