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2 agosto 2017 SOLIDARIETA'

Mariam, un dramma con il lieto fine

Ha avuto un lieto fine la drammatica storia di Mariam, la bambina nomade mongola rimasta gravemente ustionata alle mani a causa di una stufa rovente. Ecco il resoconto di Alberto e Chiara Colombo, coordinatori del "progetto Mariam".
Informiamo con piacere che tutto è proceduto al meglio all’ospedale di Udine per cui il Prof. Piercamillo Parodi, cui rinnoviamo i più sentiti ringraziamenti e con lui al dr. Nicola Collini, hanno autorizzato il rientro di Mariam in Mongolia. Accompagnata dal padre Kuka, la piccola è partita il  27 luglio con volo da Malpensa a Ulaanbaatar via  Mosca e il giorno successivo sono riusciti - grazie al contributo di alcuni nostri amici - a prendere il volo interno per Bayan Ulgii dove li aspettavano mamma, sorellina e parenti (foto allegata) per tornare a casa, nella cittadina di Tsagaannuur. Sentiti ringraziamenti  anche alle fisioterapiste Elide De Luca e Nicla Paravano, ai medici Michele Patui e Elena Valentini, alle infermiere del reparto di pediatria, alle volontarie di Abio, a “Casa Mia” (grazie a Gabriella e Laura) che ha ospitato Mariam per due mesi, e a tutti coloro che si sono presi cura di Mariam e Kuka durante il loro soggiorno a Udine.