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31 ottobre 2018

Sul Corriere la Mongolia che bandisce Halloween

La Mongolia mette al bando la festa di Halloween. Il Corriere della Sera, nell'edizione di mercoledì 31 ottobre, dedica una pagina a firma Paolo Salom, raccontando di come questa ricorrenza tipicamente statunitense abbia attecchito nel Paese asiatico al punto di mettere di farlo diventare un caso, affrontato con rigore dal Governo. Sull'articolo si legge: «Dolc etto o scherzetto», in lingua mongola, suona più o meno così: zali mekh esvel emchlekh. Per noi una specie di scioglilingua. Ma non c’è da preoccuparsi. Se anche capitate dalle parti di Ulan Bator durante la festa di Halloween — una tradizione che viene celebrata (cade stasera) ormai quasi in tutto il mondo — non sentirete più la formula recitata dai ragazzini per «estorcere» caramelle e altri dolciumi bussando a caso alle porte di sconosciuti. Il governo della Mongolia ha infatti cancellato la ricorrenza, vietando alle scuole di organizzare feste in costume «che non appartengono alla nostra tradizione culturale». Per la professoressa Erdenechimeg Ganzolboo — docente all’Istituto superiore numero 23 della capitale Ulan Bator — una decisione incomprensibile. «La nostra scuola — ha spiegato alla Reuters — ha classi specializzate nello studio dell’inglese. Per questo abbiamo iniziato a celebrare Halloween». Il punto, continua la professoressa, è che «forse alcuni studenti si sono immedesimati troppo nei travestimenti e alla fine si sono rivelati un “disturbo sociale”». In effetti, il ministero dell’Istruzione ha dichiarato di aver ricevuto molte lamentele da parte di genitori «furenti perché i figli chiedevano loro denaro per comprarsi costumi di cui non capivano il senso». Leggi sotto il pdf dell'intero articolo


L'articolo del Corriere della Sera