Ariun Sanjaajamts, fondatrice del Mongolia Connections a New York, grande esperta e appassionata di arte e musei. E' membro dell’Alleanza dei Musei Americani e dell’Associazione dei Musei della Mongolia, per questo è la donna che collabora per lo sviluppo delle relazioni dei musei della Mongolia con quelli stranieri. Ama viaggiare per scoprire il mondo attraverso questo aspetto culturale, attraverso mostre, seminari e incontri per condividere le sue esperienze e raccontando della cultura e l’arte della Mongolia. Inoltre è coinvolta con i progetti sullo sviluppo dei Musei e la loro attività. E' stata invitata a diversi programmi televisivi, la sua intervista più recente in “Face to Face”.
Cara Ariun egch, sta svolgendo un lavoro virtuoso per promuovere la Mongolia in America. Lei ha rappresentato la Mongolia all’estero, e certamente negli Stati Uniti partecipando a seminari, conferenze ed incontri culturali… Potrebbe raccontarci qualcosa, in quale modo promuove e rappresenta il nostro Paese all’ estero?
Per lo stesso fatto di essere una donna della Mongolia penso di rappresentare il mio Paese nel mondo. Nella mia vita professionale ho lavorato sia in Mongolia che all’ estero con tantissime persone di diverse nazionalità , quindi per me essere una “rappresentante“ della Mongolia è molto importante. Qualche anno fa mi sono trasferita a New York per stare insieme a mia figlia che vive e lavora lì. Certamente, andavo e venivo fra la Mongolia e gli Stati Uniti molto spesso anche prima del mio trasferimento definitivo, quindi l’America non era “ una cosa nuova” per me. In questo modo ho capito quanto POCO è conosciuto il nostro paese in una capitale così importante come New York. In America ci sono rappresentanti di ogni paese del mondo, se consideriamo il business e per il nostro paese c’è qualcuno interessato all’industria mineraria. Perciò , qualcuno ricorda il nome di Chigghis Khaan. Mi è stato chiesto tantissime volte se parlavo la lingua cinese…. Dunque , ho pensato che bisognava fare qualcosa per rinforzare l’ immagine della Mongolia, far conoscere di più il mio paese.
Poi, cominciando a lavorare per raggiungere questo scopo, ho scoperto per me stessa, che New York è un posto meraviglioso per l’arte, i musei ed i teatri. Quindi ho pensato che sarebbe stato bellissimo poter collegare le persone del’l America e della Mongolia attraverso l’arte e la cultura, perché è il miglior modo di imparare uno dell’ altro, è questo che crea la vera intesa fra tutti noi.
Così nel 2012 ho fondato la mia piccola compagnia e l’ho chiamata “Mongolia Connections” con lo scopo preciso di promuovere relationship della Mongolia e gli Stati Uniti attraverso programmi culturali ed artistici ed anche promuovendo piccole organizzazioni di business sostenuto. Quindi, arrivando ad oggi, ho realizzato qualche progetto includendo i programmi di scambio culturale e tour della ricerca nei campi dei musei e dell’arte.
Sono diventata un membro dell’ Alleanza dei Musei Americani tramite la quale porto i visitatori –professionisti dei musei dalla Mongolia e partecipo alle conferenze rappresentando il mio paese.
In più , sono anche un membro dell’ Alleanza dei Musei della Mongolia, quindi in questa maniera cerco sempre dare il mio contributo allo sviluppo e al miglioramento dei Musei Mongoli , ma anche dello staff professionale che ci lavora.
Oltre queste attività, sono spesso invitata per dare il mio contributo e rappresentare il nostro paese nelle conferenze o negli incontri interculturali. Privatamente, organizzo spesso eventi con gli amici americani, per le feste tradizionali della Mongolia , per esempio, come Tsagaan sar, e così racconto della nostra ricca cultura , delle tradizioni e dei costumi della società . Invito alle mie feste anche americani che sono stati in Mongolia, chiedendo a loro di raccontare e condividere la loro esperienza di viaggio .
Quale di tutte queste attività le è rimasta di più nel cuore?
Oh, mi è piaciuto moltissimo essere la rappresentante della Mongolia alla conferenza dell’ Alleanza dei Musei Americani. La sala era piena di persone desiderose di imparare qualcosa sulla Mongolia!
Quando è stata l’ultima volta in Mongolia?
Nell'estate 2013.
Quindi anche adesso ritorna spesso in Mongolia e da quanto tempo si è trasferita a NY?
Si, mi sono trasferita nel 2010, e torno in Mongolia ogni estate.
Quando sta in America, in che modo le manca Mongolia?
Mi manca moltissimo la campagna, la vastissima steppa e il vento che porta quei profumi della natura, il nostro cibo … certamente, più di tutto, mi mancano I miei cari parenti...
Quindi, da grande amante dei musei , lei è anche una organizzatrice della Società degli Amanti dei Musei!
Sì, da quando sono stata coinvolta nei progetti che riguardano i musei, ho cominciato a vederli come grandi istituzioni educative. I Musei sono I posti dove si può fare ricerca , esplorare ed imparare sull’ arte, la storia, la geografia, la natura, la scienza, la tecnologia e così vi ! In una parola, si può ritrovare tutto nei musei , non è meraviglioso!
Come dicevo prima, collaboro con i professionisti che lavorano nei musei della Alleanza dei Musei della Mongolia. Adesso stiamo iniziando progetti molto importanti tramite questa organizzazione. Una di queste persone ha aperto una pagina su FB “ Museum Club”, e sono anche da lui un membro “ molto attivo”. Così ho aperto anche io una pagina su FB “ Amanti dei musei”, dove si può contribuire e condividere l’informazione su qualsiasi museo del mondo per le persone della Mongolia che vivono all’ estero, ma non solo. In questo modo, potrebbero contribuire anche loro allo sviluppo dei progetti per creare nuovi musei per la futura generazione della Mongolia.
Ci racconti di come è nata la Sua passione per i musei in generale ?
Una bella domanda, grazie per avermela fatta.Il mio amore (la mia passione) cominciò tanto tempo fa quando ero studentessa a Mosca in Russia dove mi laureai con il livello di Bachelor (I livello) nelle Scienze. Vivere in una grande città, in un centro culturale come Mosca insieme ad altri studenti, di tanti paesi diversi , mi aprì veramente la mente ed incoraggiò la mia curiosità di studiare culture diverse. Mentre eravamo studenti , tutti insieme andavamo a visitare musei, teatri e dopo ci riscaldavamo a parlare cadendo nei lunghi discorsi sulle nostre culture, sulle differenze fra di loro, ma anche sui punti comuni. Quello fu un grande processo per imparare cose nuove. Da quei tempi in poi ovunque andavo all’ estero, la prima cosa che facevo era sempre visitare i musei.
In generale l’ andare nei musei, vedere le scoperte ed i reperti rari di archeologia, osservare i vecchi quadri medievali, tutto ciò mi trasporta in un mondo diverso. Credo che i musei ci diano quella rara opportunità di viaggiare nel passato e di catturare almeno quel poco delle culture antiche della nostra civiltà umana. Soltanto lì abbiamo una opportunità di incontrare e di “ incrociarsi” con i veri oggetti dei tempi antichi che sono riusciti ad arrivare fino a noi. Così anche noi diventiamo testimoni del nostro passato.
Ho avuto la possibilità e direi anche il privilegio di visitare la maggior parte dei musei più famosi al mondo, anche se ancora non tutti. Come sappiamo , all’ estero i musei sono molto frequentati, sono molto ben sviluppati in tutto, e comunque continuano a rinnovarsi e ricrearsi , se ne aprono di nuovi , insomma si da una grande attenzione a questo .Ogni volta mentre sto in un museo importante, la prima cosa che mi viene in mente sono i bambini e la gioventù della Mongolia. Quindi, tutto è molto semplice, io vorrei solamente essere coinvolta in questo processo di sviluppo culturale , partecipare ai progetti correlati ai musei e contribuire con i musei della Mongolia.
Quindi, parliamo dei musei della Mongolia! Che ne direbbe al riguardo dei nostri musei ?
La Mongolia è un paese culturalmente molto ricco, noi abbiamo collezioni molto interessanti nei musei, abbiamo i oggetti rarissimi. Quindi, ci sono dei bei musei in Mongolia. Abbiamo i musei su un gran numero di tematiche: Museo Nazionale, Museo della Storia Naturale, Museo di Belle Arti di Zanabazaar, Museo del Palazzo di Boghdo Khaan, non solo un monastero del’l Arte Buddhista e Musei templi, Museo delle Armi , Museo del Teatro ed ecc. ecc. Questi nominati sono solamente alcuni di loro. Purtroppo, non tutti stanno nelle loro migliori condizioni. Perciò , vorrei sperare che lo sviluppo dell’ industria mineraria contribuisca in questo dal punto di vista del mantenimento dei musei, ma anche noi lo dobbiamo fare per migliorare i nostri musei, le librerie ed i teatri.
Comunque, i musei sono gestiti sopratutto dal Ministero della Cultura, dello Sport e del Turismo della Mongolia. Quindi per quel che vedo io, il Ministero da grande attenzione alla sezione per lo sviluppo delle attività museali realizzando parecchi progetti a tal proposito. Per esempio, per quanto sono informata, il Museo della Storia Naturale è chiuso al momento per un piano di restaurazione e rinnovamento. Vorrei sperare e me lo auguro che il museo sarà ricreato usando una tecnologia innovativa con tutti le condizioni che si offrono ad un museo di alto livello internazionale. Altro pensiero è che vorrei tanto che i progetti museali considerassero l’accesso alle persone diversamente abili. Vorrei sperare che i bambini mongoli avessero una sorta di exploratorium dove si fa lo studio, l’esplorazione e la sperimentazione delle scienze . Quindi, il campo più importante per me è cercare di fondare programmi pubblici ovvero gratuiti educativi per i bambini e i giovani , ma anche per gli adulti . So anche che una iniziazione di questo genere è già partita e si cominciano ad organizzare questo tipo di progetti. Siccome sono una grande appassionata e promotrice dell’ EDUCAZIONE , anche i miei progetti correlati all‘attività museale collegata soprattutto con l’educare la gioventù della Mongolia.
Quale museo della Mongolia e di UB ama di più?
Veramente sono due: Il Palazzo di Boghdo Khaan e il Museo dei Giocattoli Intelletuali.
Che ci direbbe sui progetti in futuro fra le Società Museali della Mongolia e gli Stati Uniti?
Come membro dell‘ Alleanza dei Musei Americani, lavoro per portare I lavoratori professionali dei musei mongoli all’ incontro annuale alle esposizioni Statunitensi. Più saranno le persone dalla Mongolia a venire, più si creeranno le connessioni fra gli staff dei vari musei. Tramite il Consiglio della Cultura Orientale di New York, sono riuscita a realizzare il programma per gli educatori dei musei mongoli per insegnare la migliore pratica del management dei musei negli Stati Uniti ed anche studiare i programmi educativi che normalmente si svolgono nei musei di NY. Adesso invece sto lavorando su un paio di progetti che spero di realizzare in Mongolia.
Lei mi diceva che la sua figlia è un artista. Potrebbe raccontarci qualcosa di lei?
Mia figlia si chiama Buyansan Bayasgalan. Lei è una studentessa dell’istituto della Moda e della tecnologia di New York. Studia per diventare una stilista di moda. Personalmente penso che uno stilista faccia delle sue creazioni una arte . Negli ultimi anni mia figlia è stata coinvolta in alcuni progetti di moda per promuovere la Mongolia. Quindi, lei sta ancora cercando la sua strada per diventare una stilista e per per realizzare il suo sogno.
Com’ è successo che sua figlia abbia scelto proprio questa strada?
Ricordo che fin da piccola aveva un grande interesse nel disegnare ed inventare I vestitini per le sue bambole. Disegnava prima il vestito, la borsa, le scarpe, il cappello e gli accessori tutti insieme. Poi per i miei compleanni e per la festa della mamma mi faceva delle cartoline molto ingegnose tutto da sola. Andavamo spesso a vedere il balletto classico al teatro, e quel che le piaceva di più erano i costumi.Come genitore, ho cercato di incoraggiarla, comprando i libri e la cose necessarie per il suo nascente interesse per l’arte. Quindi così ho capito, che è importante che noi adulti cogliamo i loro interessi più profondi, per aiutarli a sviluppare le capacità di creare al momento giusto, incoraggiandoli sempre. Direi di più! Effettivamente , è il nostro lavoro impegnarsi a scoprire I talenti dei nostri bambini e di non scordare nello stesso tempo di far crescere degli essere umani con i valori importanti della vita.
Le piace l’Opera italiana e la musica classica?
Amo la musica classica, il balletto e l’ opera al mio livello di conoscenza e comprensione, anche se personalmente vado più per la danza classica. Certamente, ammiro l’opera italiana e ho avuto un opportunità di ascoltare e vedere qualche opera di Verdi e Puccini.Quindi, la mia opera più amata italiana è “La madama Butterfly” di Puccini, e i cantanti ideali sono sempre stati Caruso e Luciano Pavarotti.
Ho sentito di un festival o una sfilata di vestiti tradizionali mongoli, che ha avuto un gran successo?!
Non era proprio una sfilata degli abiti tradizionali mongoli. Quello era uno show di una stilista di Moda dalla Mongolia alla settimana di Mercedes Benz Fashion Show a New York.
La collezione ha presentato gli abiti fatti di cashmere, pelli elaborate e pelliccia di pecora. La sala era piena di persone per vedere lo show di moda dalla Mongolia.
Per quanto ne sappia, quanto è grande il numero delle persone mongole che abitano a new York, ma anche negli Stati Uniti in generale?
Ho letto dal sito dell’ Ambasciata della Mongolia che ci sono circa 20.000 persone mongole che vivono negli Stati Uniti d’America. Ci sono grandi diaspore mongole nelle città come San Francisco, Chicago, Denver e Arlington. C‘e anche il sito dove potete vedere le persone della Mongolia negli Stati Uniti, www.orloo.com
Quindi, quanto spesso si incontra con i suoi connazionali?
Non ce ne sono tanti qui ì da noi a Manhattan. Comunque, cerchiamo di organizzarci per vederci per esempio per le feste , le vacanze, e a volte per il compleanno di qualcuno. Poi, noi ci incontriamo spesso durante gli eventi organizzati dall’ Asia Society, organizzazione non profit che promuove la cultura asiatica e il business. In più ci si vede per gli eventi dedicati alla Mongolia organizzati dalle Nazioni Unite.
Il mio lavoro è correlato con lo scopo di promuovere la Mongolia per il pubblico Americano e per gli amici dai vari paesi, quindi cerco di contattare più gente possibile per i miei eventi ed anche tutte le persone provenienti dalla Mongolia attraverso le organizzazioni , che in qualche modo sono collegate con il nostro paese, come il Consolato della Cultura Asiatica, il Museum di Rubin, il Museo Americano della Storia Naturale. Dovrei e vorrei sottolineare che il personale della Missione Mongola ( Mongolian Mission) delle Nazioni Unite sono molto efficienti e ci appoggiano per quanto sia possibile loro.
Quindi , di nuovo sono molto curiosa riguardo al fashion show dalla Mongolia in New York! Di chi era e chi ha partecipato a questo show?
Come dicevo, non era una sfilata di abiti tradizionali della Mongolia, magari succedesse un giorno in futuro. Comunque, erano un paio di stilisti di moda dalla Mongolia a partecipare a questo Mercedes Benz fashion show. Quest’ anno la Mongolia è stata rappresentata dalla Katya Zol e dalla Otgonjargal che presentavano le loro collezioni. Per come ho capito io, Otgonjargal ha portato la collezione degli abiti tradizionali misti con le linee contemporanee. Purtroppo , non ho potuto vedere la sua collezione. Invece sono stata alla collezione della Katya Zol, e i suoi abiti erano fatti di cashmere mongolo, pelle, e pelliccia di pecora. Poi, ho saputo che anche le sue bellissime modelle erano mongole.
Vivendo in America , le manca il cibo mongolo?
Si, provo a cucinare qualcosa delle pietanze mongole qui a New York, ma il gusto viene sempre diverso. Mi mancano i prodotti del latte , incluso l’ airag.
Che cosa ne pensa dei prodotti tradizionale fatti in campagna del nostro paese?
Penso,che il cibo tradizionale mongolo, fatto in campagna è specifico e adatto per lo stile di vita nomade e il clima. Fin dai tempi antichi i pastori sapevano come cibarsi secondo le varie stagioni dell’ anno. I mongoli mangiavano la carne solamente durante la stagione invernale che avevano preparato durante la primavera. In estate mangiavano i prodotti di latte per far riposare lo stomaco fino al prossimo inverno.. In generale , gli animali pascolavano liberamente nutrendosi delle migliori erbe selvatiche della steppa e delle montagne, perciò, la carne era ed è ancora oggi eccellente, veramente pura e totalmente biologica. Aggiungerei che anche i prodotti del latte sono così freschi e sani, che spesso anche adesso i mongoli li usano freschi per alcune terapie mediche.
Allora , il suo piatto preferito?
Tsuivan!( una specie di pasta asciutta con la carne,la verza ed alcuni altri ingredienti fritti preparati con una salsa particolare, una specie di salsa di soia)
Come lei sa, la modernizzazione della Mongolia ha avuto un grande impatto sulla vita dei pastori della campagna . Vede positivamente tutto ciò?
Credo che sicuramente la modernizzazione avrà un effetto forte sullo stile di vita dei pastori nomadi mongoli . La Mongolia sta attraversando grandi cambiamenti. Quindi nonostante tutto , vorrei essere positiva.
Tanti, veri pastori, hanno abbandonato il loro stile di vita migrando in città per un vita “ migliore” sembra che ora loro preferiscono una vita più sedentaria in città. Purtroppo, tantissimi di loro non hanno le capacità o la formazione necessaria per riuscire a trovare un lavoro in città, e questo oggi crea sfide sociali in Ulaanbaatar. Mentre ci sono pastori che continuano a rimanere in campagna pur provvedendo per le loro esigenze moderne, come telefoni cellulari satellitari e quant’altro per la comunicazione , con i pannelli ad energia solare o con il vento. C’ è una grande preoccupazione per la privatizzazione delle terre. Perciò anche se i pascoli sono sempre ancora oggi terra libera e pubblica , la proprietà privata comincia a creare qualche sfida a livello sociale e preoccupazione per i nomadi pastori e per il loro futuro stato.
Mi sono sempre molto preoccupata dei problemi ambientali e dell’ inquinamento che la Mongolia sta affrontando in questi tempi “ grazie” all’ industria mineraria e non solo… La sua opinione su questo aspetto?
Negli ultimi 20 anni, lo sviluppo economico sta “accelerando ” così rapidamente, che noi cominciamo davvero a considerare e temere il suo impatto sulla natura della Mongolia e a come preservarla senza distruggere l’equilibrio naturale.
Capisco che l’ industria mineraria è importante per lo sviluppo della Mongolia, ma il nostro governo e le persone di business dovrebbero essere molto prudenti per tutto ciò che riguarda i problemi di ecologia e ambiente della terra ancora vergine. Le compagnie internazionali dovrebbero avere piani di ricreazione dell’ambiente naturale mentre invece tante organizzazioni non profit della comunità internazionale fanno la guardia solamente ai progetti sulla protezione dei cani. Inoltre , penso che i programmi turistici dovrebbero avere un occhio di riguardo sull’ uso dei territori protetti e sulla gestione dei rifiuti.
Visto che tutto sta ancora all‘inizio, forse la Mongolia potrebbe avere ancora una chance per poter prevenire disastri e riuscire a proteggere le sue terre, prendendo le giuste misurenei confronti di tutto: l’ industria mineraria, il turismo, lo sviluppo del business in relazione allo stile di vita nomade, l’ambiente, e soprattutto le risorse dell’ acqua potabile.
Quel che riguarda l’inquinamento a UB, a me sembra che le persone che vivono nelle periferie delle tante gher, necessitano urgentemente di infrastrutture per avere accesso all’acqua e all’elettricità . Eventualmente, si dovrebbe progettare una edilizia popolare per creare una vita più sana e sicura per tutti. Va bene, questa è solo ma mia opinione…
Le piacciono i souvenir tradizionali?
Amo di più i souvenir-giocattoli fatti di ossicini, poi anche quei giocattoli intellettuali, le bambole con i vestiti tradizionali.
Anche l’ ultima volta ha portato souvenir ai suoi amici in America dalla sua visita in Mongolia?
Si, sono una vera mongola, perciò non torno mai dai miei amici con le mani vuote. Porto sempre dei pensieri.
Che tipo di souvernir ha comprato l’ultima volta per I suoi amici?
Ogni volta compro I quadri fatti con gli acquarelli, le bambole , e le cose di cashmere. Ora compro anche le cartoline con la scrittura antica mongola, e le persone gradiscono molto.
Grazie mille per la sua intervista! È stato veramente emozionante e bello!
Grazie, Ayana per il tuo interesse per il mio lavoro e per l’opportunità di essere intervistata da te. Tu sei una giovane cantante lirica, e per ogni cantante d’opera è un grande sogno venire a cantare in Italia! Ho il tuo CD nel mio computer e lo ascolto spesso , è bellissimo! Ammirevole anche il tuo lavoro per promuovere la Mongolia in Italia. Visiterò il vostro website, anche se non conosco l’italiano. E non importa dove all’ estero, ma veramente vorrei sperare che noi abbiamo la stessa missione di “fare il promotion” del nostro paese, che anche spero connetterà possibilmente sempre di più le persone che fanno un simile lavoro condividendo le proprie esperienze.
Questo è un grande lavoro, e io ti auguro il miglior successo nella tua carriera e tante tante giornate felici nella tua vità!