ULAANBAATAR WEATHER

VIAGGI

Articoli 1930-1990
di Alberto Moravia
1994 Classici Bompiani - 1840 pagine 34 euro - a cura di Enzo Siciliano
Preziosa raccolta di articoli di Alberto Moravia in versione reporter. Diari di viaggio in 60 anni da inviato delle più importanti testate giornalistiche: Moravia ci racconta con rigore e divertimento il mondo che cambia, dall'Europa al Medio Oriente, dall'America all'Africa, ma un posto di rilievo lo occupa proprio la Mongolia, descritta nei viaggi del 1976 e del 1983. Provocatori e appassionati i primi reportage intitolati "Il Grande Gengis Khan è stato tradito dai Mongoli" e "Una donna, un cavallo nel deserto di Gobi", pubblicati dal Corriere della Sera il 17 ottobre 1976. Più dettagliati e intensi gli altri resoconti scritti sempre il Corriere dal settembre al dicembre 1983: "Ulan Bator, capitale nata dalla steppa", "Condotto per mano nella vita di Ulan Bator", "Dentro la yurta, sull'altipiano di Gengis Khan", "Cavallini neri nella luce vuota della steppa", "A Burd, città dei nomadi sedentari", "Cronaca di una notte insonne a Burd", "Un mazzolin di fiori per i Mongoli" e "L'Urss ha un cuscinetto ereditato dai lama".
Estratto: "Ciò che caratterizza la Mongolia viene fuori pian piano. Prima di tutto l'assenza di case completa, assoluta che però non vuole dire assenza di popolazione. Ogni tanto tra quelle colline che sembrano così verdi e calve, dei cocomeri posati in bilico ai due lati della valle, ecco, si apre uno slargo o una gola e in questo slargo vedo ora una o due tende rotonde, bianche,della forma di enormi torte nuziali, oppure addirittura venti o trenta tende simili. La tenda solitaria è emblematica della Mongolia: c'è la tenda, c'è un palo a cui è legato un cavallo dalla coda e dalla criniera molto lunghe e dalle gambe corte, ci sono, non tanto lontano, delle vacche e delle pecore che pascolano. Quando invece le tende sono venti o trenta, allora c'è l'animazione minuta e gremita di un villaggio"