ULAANBAATAR WEATHER

TESTI DELLO SCIAMANESIMO SIBERIANO E CENTRO-ASIATICO

a cura di Ugo Marazzi
2009 Utet - 604 pagine 13,90 euro

Uscito nel 1984 per l'Editrice Torinese, questa raccolta di invocazioni sciamaniche raccolte e curate da Ugo Marazzi, esperto di culture orientali, viene riproposta ora da Utet in una nuova delicata e affettuosa versione. Il libro ha un impatto "antico" con una copertina sofisticata e con un testo che mantiene un'impostazione d'antan. Al di là della confezione, lo studio è quanto di meglio si possa chiedere per entrare in stretto contatto con i testi sciamanici legati soprattutto alla cultura sud siberiana e mongola. Una vera e propria antologia critica, suddivisa in nove distinte tradizioni dello sciamanismo centro-asiatico: i turchi sud-siberiani (a cui possono essere associati gli Tsaatan della Mongolia), gli Iacuti, gli Sciamanico-islamici (come i kazaki dell'Altai), gli Uiguri gialli, i Mongoli, i Buriati, i Tungusi, i Paleosiberiani e gli Uralici. ""Lo sciamanesimo - scrive Marazzi nell'introduzione - non è tanto una religione quanto piuttosto un complesso di credenze, un sistema ideologico, in certo modo una concezione del mondo". Un libro che finalmente avvicina davvero alle emozioni sciamaniche, senza isterismi né considerazioni superficiali e stupefatte. Sono le parole autentiche pronunciate durante i riti, con dovizia di note e spiegazioni rigorose.


Estratto: "Ho acceso profumati bastoncini d'incenso, li ho offerti al monastero di Erdeni Juu. Mentre mi prostro e faccio offerta , abbi pietà, mio Erdeni Juu. Ho acceso bastoncini d'incenso che profumano di muschio, li ho offerti al Buddha di sandalo. Mentre mi prostro in preghiera, abbi pietà, mio Buddha di sandalo. Ai burqan dei numerosi templi ho offerto lampade ed incenso. In piedi ho pregato. Possa Buddha avere pietà. Una lampada dalla chiara fiamma ho offerto a Badam Suqai.Ho supplicato Badma Sambua Blama con le mani giunte sul capo. Mia montagna Bodulung, nella Comunità della Dottrina del Buddha, io, discendente della falsa dottrina, mi raccomando alle divinità" (da un'invocazione degli sciamani mongoli)