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In Mongolia

Viaggio in un paese nella bufera della modernità
Alvaro Masseini
2016 • Morlacchi Editore • 23,75 euro • 288 pagine

Dopo quattro viaggi in Mongolia, l’autore constata il rapido e drastico cambiamento cui il paese sta andando incontro a seguito della scoperta di vasti giacimenti minerari di materiali strategici e le non meno devastanti conseguenze dei mutamenti climatici per quelle popolazioni di pastori nomadi, un tempo anche guerrieri, che da sempre hanno caratterizzato l’identità del paese. Per l’autore lo stimolo al viaggio, in luoghi selvaggi e incontaminati, è costituito da due motivi: la pesca a mosca a pesci selvatici in mezzo ad aquile e mandrie erratiche di yak e cavalli e la scoperta che nel vicino comune di Magione sul Trasimeno un frate francescano, Giovanni di Pian di Carpine, già nel 1245, molto prima dei fratelli Polo, per commissione del papa Innocenzo IV si recò da Lione a Karakorum compiendo a piedi e a cavallo ventimila chilometri in due anni e mezzo, facendosi latore di doni e lettere sia del papa che del Gran Kan. L’autore, insieme ad altri due compagni di viaggio, ne ripercorre in parte le tracce attraversando boscaglie e altipiani, discendendo fiumi remoti pescando trote e temoli artici per alimentarsi, contattando da vicino la vita quotidiana dei nomadi nelle loro tende.


Il libro contiene una notevole sezione fotografica per ogni capitolo, garantisce una attenzione particolare per le acque e i pesci della Mongolia e l’autore avvia il suo itinerario dal paese di Magione (Perugia) dove molti secoli fa partì (non direttamente per la Mongolia ma per l’ Europa intera) Giovanni da Pian di Carpine.