Se si dovesse scegliere una sorpresa emersa dai risultati di questo inverno di biathlon, sarebbe difficile non pensare - tra le altre - anche all’impresa di Enkhsaikhan Enkhbat. Il portacolori della Mongolia, nato nel 2002, ha fatto parlare di sé in occasione degli Europei Junior di Jakuszyce, dove ha centrato una storica medaglia d’oro nell’individuale. Un traguardo che rappresenta il primo successo in assoluto per un atleta mongolo e che apre al giovane biatleta – che tra l’altro compirà 22 anni tra 4 giorni – ottime prospettive per il futuro. Intervistato da Nordic Magazine, Enkhbat ha parlato delle emozioni della propria stagione, soffermandosi anche sui prossimi obiettivi. Facendo riferimento alla storica vittoria, il biatleta svela di aver messo in primissimo piano la precisione al poligono (ha vinto l'individuale con 0 errori): “Il mio obiettivo principale era sparare con precisione senza pensare a vincere poiché, nella storia del biathlon mongolo, nessuno fino ad allora aveva ottenuto un 20/20 in gara. Quindi mi sono concentrato maggiormente sul tiro. Sono molto felice di questo, ma so che è solo l'inizio della mia vita da atleta”. Nel ripercorrere i suoi inizi nello sci di fondo e poi il passaggio al biathlon, Enkhbat sottolinea le numerose difficoltà affrontate per poter emergere in un ambiente come quello del suo paese, dove c’è scarsa considerazione per questo sport: “Durante i sei anni di pratica del biathlon finora, sono stato scoraggiato più volte a causa del debole sostegno statale e della scarsa conoscenza del biathlon nel mio paese. Penso però che il merito dei miei progressi vada agli sforzi compiuti dall’Associazione Mongola di Biathlon”. Guardando avanti, gli obiettivi di Enkhbat sono molteplici. Partendo dai Giochi Asiatici Invernali - che si svolgeranno a febbraio 2025 ad Harbin, in Cina – fino ad arrivare alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, il biatleta mongolo vuole regalarsi la possibilità di sognare: “Naturalmente ho in mente anche le Olimpiadi di Milano/Cortina 2026”, conclude Enkhbat.
Fausto Vassoney (fondoitalia.it)