ULAANBAATAR WEATHER
10 gennaio 2015 SPORT

Calcio, la nazionale mongola nell'articolo del manifesto

"Il calcio agli amanti del calcio: la Mongolia torna in campo". Il quotidiano comunista il manifesto dedica un interessante articolo di Stefano Fonsato alla nazionale mongola: "Al grido di «Forza lupi azzurri» il paese cerca di rimontare la scalata dal 138° posto in classifica mondiale. Con un allenatore serbo, Bralusic". Ecco l'incipit dell'articolo: "Xөлбөмбөгийг Хөлбөмбөгчдөд! La pro­nun­cia di que­ste due parole, “khul bum­bug yg khul­bum­bug ch dud!”, risulta, se pos­si­bile, ancora più incom­pren­si­bile della gra­fia ciril­li­cheg­giante. Meglio sve­larne subito il signi­fi­cato, ovvero “Il cal­cio agli amanti del cal­cio”: uno slo­gan deciso, un grido di bat­ta­glia, un movi­mento cul­tu­rale che ha per­vaso la Mon­go­lia dalla vita reale ai social net­work, in cui que­sta scritta (in dia­go­nale sullo sfondo ros­so­blù della ban­diera) cam­peg­gia su migliaia di pro­fili. La fede­ra­zione cal­ci­stica del paese di Gen­gis Khan ha final­mente vol­tato pagina: il pal­lone è tor­nato libero di roto­lare senza più i soprusi di una famiglia-despota, quella di Gan­bold Buyan­ne­mekh, che negli ultimi 17 anni ha let­te­ral­mente accen­trato il con­trollo ammi­ni­stra­tivo della disci­plina, com­bi­nan­done di tutti i colori. Fino alla squa­li­fica per cin­que anni da parte della Fifa, dopo aver appu­rato la con­cus­sione di cui Gan­bold si mac­chiò ine­so­ra­bil­mente nella vicenda Moham­med bin Ham­mam, ex pre­si­dente della Feder­cal­cio Asia­tica (anch’egli, ban­nato, ma a vita), che sfidò Blat­ter, nell’ultima corsa al comando dell’organizzazione mon­diale, com­prando voti un po’ qua e un po’ là, per dare linfa alla corsa alla can­di­da­tura del Qatar per i Mon­diali del 2022. Una vicenda tor­bida, quella, che pre­senta ancora tanti buchi neri e la cui com­pleta verità non verrà mai a galla". Nella foto, la nazionale di calcio della Mongolia. Leggi l'intero articolo direttamente al sito del manifesto