Un viaggio con la Transmongolica, la leggendaria linea ferroviaria che unisce Mosca a Pechino attraversando il territorio mongolo, è un'esperienza straordinaria. Ce la racconta Sabrina Quartieri nella sezione Viaggi de il Messaggero. Ecco il testo dedicato al tratto mongolo: “La Mongolia è meglio averla vista una volta, che averne sentito parlare mille volte”, recita un proverbio locale. Le formalità di attraversamento del confine si svolgono comodamente a bordo. Entrati in territorio mongolo si respira subito il radicato misticismo di un grande popolo nomade dal passato glorioso (ci fu un tempo in cui i discendenti di Gengis Khan conquistarono gran parte della Cina). Se nella capitale Ulan Baator si visitano il monastero Gandan e il museo dei Lama, spingendosi verso fuori ci si ritrova immersi tra le montagne, tra scenari naturalistici che conducono (in bus) fino al villaggio di yurte, le abitazioni tradizionali mongole fatte di legno e di tappeti di feltro di lana di pecora. Indimenticabile, durante l’insolita escursione, il pranzo assieme ai nomadi del luogo, pastori e allevatori di cavalli. La magia dell’inesplorata Mongolia accompagna il visitatore fino al deserto del Gobi, antica terra di dinosauri". Leggi l'intero articolo