Per la giornata internazionale del leopardo delle nevi, il Corriere della Sera dedica uno spazio online con articoli di Daniela Monti, Federico Pistone e Alessandro Sala. Con un allarme estinzione: "La popolazione di questi maestosi mammiferi - riferisce il reportage - si è ridotta drasticamente negli anni: oggi ne sopravvivono tra i 4 e i 6 mila esemplari. Un fondo internazionale prova a tutelarli". "Lo chiamano il fantasma della Mongolia non per niente: è uno degli animali più misteriosi rimasti sulla Terra e ha straordinarie capacità mimetiche. Ci sta provando anche un’équipe del Muse di Trento a dargli la «caccia»: hanno installato una sessantina di «trappole» fotografiche all’interno del Tavan Bogd National Park, un po’ più a Nord rispetto al nostro punto d’osservazione, distribuite su mille metri quadrati. Fin dall’inizio, per noi il leopardo delle nevi è stato il pretesto per un itinerario insolito, avventuroso ma fattibile, attraverso la Mongolia meno conosciuta, quella dove le piste in terra battuta — quando ci sono — sono la sola via di comunicazione, mentre nel resto del Paese avanzano a ritmo sostenuto i lavori di asfaltatura che hanno accorciato i tempi di percorrenza delle direttrici principali che tagliano in due il Paese facendo perno sulla capitale Ulaanbaatar: da Nord a Sud (cioè dalla Siberia al deserto del Gobi) e da Ovest a Est, direzione Pechino". Leggi l'intero articolo online