Due pagine dedicate al cashmere della Mongolia, il più pregiato al mondo. Ma con un'attenzione particolare al rispetto per l'ambiente. È il senso del reportage uscito sul Corriere della Sera a firma Maria Teresa Veneziani che ha seguito l'esperienza di Francesco Saldarini. Nell'articolo si legge: "L'imprenditore comasco è arrivato con la moglie Laurence anche per osservare da vicino la situazione delle caprette Hircus, ormai famose in tutto il mondo per il prezioso 'vello d'oro' che Saldarini ha avuto l'idea di sostituire alle piume d'oca nei piumini: il fiocco di cashmere iniettato direttamente nei capispalla ne garatisce il perfetto isolamento termico. Un'idea ecosostenibile brevettata e oggi Cashmere Flakes è diventato anche un logo posto sulla capsule di giacconi disegnata da giovani talenti come Mitsuru Nishizaki, cresciuto alla corte di Yamamoto, e Marco Rambaldi (ex Dolce&Gabbana) che ha creato capispalla e pannelli in velluto e tessuto tecnico". Nell'articolo parla anche l'Ambasciatore italiano in Mongolia Andrea De Felip: "L'eccellenza italiana può contribuire con le tecnologie e la conoscenza nella trasformazione dei prodotti agricoli e nell'allevamento". Nel pdf le due pagine del servizio apparso sul Corriere della Sera
La Mongolia del cashmere (Corriere della Sera)