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28 settembre 2021 SPORT

Sumo, si ritira Hakuho il mongolo “giapponese”

Si chiama Mönkhbatyn Davaajargal ma per tutti è semplicemente Hakuho (nella foto), il più forte campione di sumo di ogni tempo che, a seguito di problemi fisici persistenti, ha annunciato ufficialmente il suo ritiro dal mondo dello sport. A 36 anni e con una straordinaria carriera alle spalle, Hakuho in Giappone è venerato quasi come un dio, pur essendo di natali mongoli, per le sue incredibili vittorie che lo hanno reso il lottatore più vincente della storia del sumo, lo sport nazionale del Paese. Già a 15 anni, il giovanissimo Hakuho era riuscito a far parlare di sè nel mondo del sumo quando iniziò a lottare in Giappone, trasferitosi dalla vicina Mongolia dove era nato nel 1985, per diventare un lottatore professionista nel 2001, un anno più tardi, ottenendo nel tempo anche la cittadinanza giapponese. Per la legge nipponica non è permesso avere doppio passaporto e Hakuho si ritrovò a scegliere: "Ho lo spirito del Giappone legato tra i capelli", rispose a chi gli chiedeva quale sarebbe stata la sua scelta. E così fu: divenne cittadino giapponese e non pochi gridarono allo scandalo. I connazionali perché videro in quella scelta un vero e proprio tradimento a terra e origini, i giapponesi integralisti perchè sostenevano che uno ‘straniero' non potesse eccellere nel loro sport nazionale diventando anche cittadino sotto ogni punto di vista. Questioni che non hanno mai scalfito il gigante di 192 centimetri di altezza, 157 chili di peso e con 44 titoli ufficiali consecutivi conquistati nel sumo. Un vero e proprio record di una carriera che annovera più di mille incontri vinti, dove ne ha persi poco meno di 200, mostrando doti tecniche che lo hanno reso celebre nel corso del tempo. (fonte fanpage.it)