Sono passati oltre dieci anni da quando la Mongolia - nazione fondamentalmente desertica tra la Russia e la Cina - si è dotata del suo primo ski resort. Si chiama ‘Bogd Khan Uul - Ulaan Baatar’, si trova a una quindicina di km dalla capitale e comprende una manciata di piste peraltro tutte illuminate per lo sci in notturna per un totale di 6 km di lunghezza, la più importante delle quali è una rossa che si chiama ‘Khurkhereet’, dal nome della valle laterale. Ci sono anche 400 metri di nera riservata alle gare. Le due seggiovie principali e i quattro skilift sono ad una altitudine tra i 1350 e i 1570 metri d’altitudine, con un dislivello di soli 200 metri circa. Realizzato sulle alture del massiccio omonimo (peraltro è una montagna sacra) a pochi chilometri dalla capitale Ulan Bator, il resort servirà la voglia di neve dell’alta borghesia locale, dei turisti cinesi alla ricerca di un po’ di avventura che preferiscono le piste tranquille al fuoripista estremo che si fa da quelle parti e di qualche europeo di passaggio in crisi di astinenza. Del resto, l’altra pista più vicina è Alsham, a circa 400 chilometri di distanza, in territorio cinese nella provincia della Mongolia Interna. Il resort ha un paio di club house eleganti (ma si può dormire sotto le stelle in una moderna yurta) e un ristorante-rifugio che promette cucina "euro-mongola". Nonostante questa sia la zona più continentale dell’Asia, le piste devono essere obbligatoriamente assicurate da un sistema di innevamento garantito da una quindicina di lance (ovviamente dell’azienda altoatesina TechnoAlpin…) dato che l’area è pressoché desertica e troppo lontana dal mare perché le correnti possano portare umidità nell’aria: qui la natura regala solo una ventina di centimetri di neve l’anno tra novembre e febbraio, pur con temperature che scendono tranquillamente a -20° di media (!) per tutto l’inverno. Lo Ski Center Bogd-Uul, che è stato progettato per accogliere fino a 4000 persone, offre tra i servizi ai visitatori anche una scuola di sci (chissà quale sarà la nazionalità dei maestri...), un noleggio e uno store per accessori e abbigliamento. Il giornaliero nei festivi supera i 22000 Tugrik, la moneta locale, mentre il mattiniero in settimana costa la metà: l’equivalente di 10 e 5,5 €, sci e scarponi compresi! di Enrico Maria Corno per dovesciare.it