Il Corriere della Sera del 12 settembre 2023 dedica una pagina di Federico Pistone all'avventura del Brera Calcio in Mongolia.
Altro che Internazionale: la terza squadra di Milano punta al planetario. Dopo l'esperienza in serie D con Walter Zenga allenatore nell'anno 2000 all'Arena Garibaldi, il Brera Football Club è sbarcata in Macedonia del Nord, in Mozambico e ora fa rotta sulla Mongolia, in una sorta di Risiko calcistico all'insegna della passione del presidente-giornalista Alessandro Aleotti, omonimo ma nulla a che fare con il rapper J-Ax. Making friends, not millioners è il suo credo ecumenico senza compromessi e comprensibile a ogni latitudine, perfino a Ulaanbaatar, la capitale che ospita metà della popolazione mongola (3 milioni in tutto) dove si gioca a calcio solo per sei mesi all'anno. Normalmente da maggio a ottobre ma con possibili variazioni in caso di inverni particolarmente prolungati e feroci, oltre a quelli “normali” che arrivano a cinquanta gradi sottozero con l'aggravante del vento siberiano che invita, più che a scendere in campo, a rifugiarsi nelle case o nelle gher, le tende dei nomadi costruite da millenni per resistere al clima più estremo della Terra, preso come campione perfino dai tecnici della Nasa per sperimentare condizioni estreme da affrontare su altri mondi. Tutto ghiaccia sotto l'effetto dello zud, il permafrost che ricopre i terreni rendendo drammatica la situazione per i nomadi e per le loro greggi. Figuriamoci giocare a pallone. Eppure la Mongolia, che in primavera rinasce nella sua stupefacnte bellezza, emana quel fascino ancestrale che continua a mietere “vittime”, dopo la visita di Papa Francesco che l'ha definita una vera oasi di meraviglia e di amicizia, nonostante due scomodi vicini come Russia e Cina e proprio per questo “ago della bilancia per la pace mondiale”. Sul territorio del calcio la Mongolia – che domina nel sumo, nella lotta, nel tiro con l'arco insomma in tutte le discipline degne di guerrieri eredi di Gengis Khan – non ha proprio eccellenze di cui andare fiera, occupando il 183° posto (su 208 nazionali) del ranking Fifa, dietro Ciad e Macao ma davanti a Dominica e Bhutan. Rispetto a qualche anno fa, quando i rossoblù mongoli prendevano scoppole spaventose (tipo uno 0-15 contro l'Uzbekistan, non il Brasile), la situazione è migliorata grazie anche al contributo di tecnici e giocatori europei e soprattutto italiani decisi a provare l'avventura asiatica più suggestiva, come il “pioniere” Giacomo Ratto, che sette anni fa andò a difendere i pali dell'Ulaanbaatar City Football Club fra lo stupore generale, mentre all'allenatore romano Fabio Lopez venne offerta la panchina della Nazionale, oggi guidata dal giapponese Ichiro Otsuka. Ed ora ecco arrivare anche Milano con la Brera Holdings quotata al Nasdaq a garantire investimenti, tecnica, spettacolo ed entusiasmo così com'è già accaduto nella “serie A” della Macedonia del Nord, il Paese calcistico più “indigesto” per gli Azzurri, con l'esperienza del Brera Strumica, presieduta da un altro leggendario milanese ad honorem, quel Goran Pandev del triplete nerazzurro che ha accolto con gioia la proposta dell'alleanza. Con il tecnico bresciano Giovanni Valenti la squadra dell'antica Tiberiopoli latina, col nome FC Academy Pandev, è tuttora in testa alla classifica macedone con 4 vittorie, 1 pareggio e 1 sola sconfitta, una Coppa nazionale in bacheca e già nel novero continentale di Conference ed Europa League. Bene anche l'avventura africana con il Brera Tchumene oggi al vertice della serie B del Mozambico e pronto al grande salto. Ora la sfida più difficile e suggestiva, nella Deed Lig, la Premier League di Mongolia, con l'FC Ulaanbaatar campione in carica a rinnovare l'annoso duello con i cugini dell'Erchim. Ora però i due litiganti dovranno vedersela con una nuova forza, il Bayanzurch Sporting Ilch FC fondato nel 2020 e già passato dalla quarta alla prima divisione in pochi anni, destinato a ridipingere il calcio mongolo con i colori neroverdi del Brera, da terza squadra di Milano a prima di Ulaanbaatar.
Federico Pistone
(dal Corriere della Sera del 12 settembre 2023)