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LA STORIA DEL CAMMELLO CHE PIANGE


Die Geschichte vom weinendem Kamel • Germania-Mongolia 2003
Regia di Byambasuren Davaa e Luigi Falorni con Janchiv Ayurzana

Nel deserto del Gobi una cammella ripudia il cucciolo nato albino. Una comunità di nomadi mongoli la convincerà con la musica a ricomporre la famiglia. Splendido spaccato di vita della steppa, grande successo internazionale. Guarda il trailer


Pietro Salvatori: I due registi riescono a imprimere una splendida naturalezza alle scene di vita quotidiana che chiedono appositamente di svolgere ad una famiglia nomade ad uso e consumo dello spettatore. Il risultato è una nascosta simbiosi tra l'universo tecnico e tecnologico di chi riprende, e la vita semplice e naturale di chi è ripreso. Il che rende tutta la narrazione fluida, gradevole, priva di quelle sacche di momenti morti che, spesso, sono il difetto/problema principale per un documentario. Il film scorre agevolmente non centrando il discorso sull'effettiva storia del piccolo cammello bianco, ma usandola come pretesto per descrivere una realtà lontana. Sorprende l'audacia di alcuni campi e inquadrature, che vengono enormemente aiutate da locations mozzafiato. Falorni e la Davaa non insistono (a ragione) sulla sofferenza dell'animale, orchestrando una prova corale che rende la vicenda del rifiuto della madre degna conclusione della descrizione di un mondo.