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Archivio News anno 2019

L'Ambasciata della Mongolia ha voluto celebrare nel modo più sontuoso ed emozionante la Festa Nazionale di Indipendenza che quest'anno assumeva un significato particolare coincidendo anche con la Giornata dell'orgoglio mongolo e il Compleanno di Ghengiz Khaan. Degno teatro dell'evento è stato il Luxury Grand Hotel Parco dei Principi di Roma dove la cantante lirica Ayana Sambuu accompagnata dalla sua pianista si è esibita di fronte a un parterre di alto livello, compreso il Corpo diplomatico di Roma e le Ambasciate. Preceduta dagli inni nazionali mongolo e italiano, Ayana ha interpretato arie del compositore mongolo Byambasuren Sharav ("Mio padre e mia madre") e di Vincenzo Bellini ("Casta diva"), molto apprezzate dal pubblico e in particolare dall'Ambasciatore. Nella foto, Ayana Sambuu durante l'esibizione.
28 novembre 2019    PRIMO PIANO
La Mongolia celebra
la nascita di Gengis Khan
La Mongolia ha celebrato l'anniversario della nascita del leggendario conquistatore Gengis Khan (1162-1227) che fondò l'impero mongolo riunendo singole tribù del nordest asiatico. Il presidente Khaltmaa Battulga, il premier Ukhnaa Khurelsukh, il presidente del Parlamento Gombojav Zandanshatar e altri deputati e ministri del governo locale hanno reso omaggio alla statua di Gengis Khan davanti al palazzo del governo nella capitale Ulan Bator. Tra gli eventi organizzati per celebrare l'anniversario, festa nazionale dal 2012, anche uno spettacolo di lotta tradizionale, un concerto e una mostra sulla storia e il patrimonio culturale della Mongolia. Il presidente ha, inoltre, conferito l'Ordine di Gengis Khan, il più alto riconoscimento del Paese, al gruppo rock The Hu per aver promosso la cultura mongola nel mondo. Formata nel 2016, la band fonde l'heavy metal con i canti tradizionali mongoli. I loro primi due video 'Wolf Totem' e 'Yuve Yuve Yu' hanno raccolto oltre 45 milioni di visualizzazioni su YouTube nell'ultimo anno, e il loro album di debutto, 'The Gereg', e' arrivato in vetta alla classifica Top New Artist di Billboard a settembre. (fonte ansa)
23 novembre 2019    SPORT
Ciclismo, un mongolo
diventa protagonista
Continua il valzer delle sorprese al Tour of Fuzhou: 24 ore dopo il primo podio tutto « millenials » del ciclismo Elite mondiale, un corridore della Mongolia ha vinto la tappa regina di una corsa 2.1. Jambaljamts Sainbayar (nella foto), portacolori della squadra ucraina Ferei Pro Cycling Team, ha preso in contropiede i favoriti che si guardavano nell'ultimo chilometro della frazione, mentre era in difficoltà la maglia gialla Ilya Davidenok, vittima di una caduta ai meno 5 dal arrivo. Davidenok è scivolato da solo proprio mentre pedalava a ruota del suo luogotenente Artur Fedosseyev, costringendo i suoi rivali Lyu Xianjing e Carlos Quintero a mettere pure loro piedi a terra. Tutti si sono rialzati ma il loro rallentamento ha permesso ad altri corridori, come Jambaljamts Sainbayar, di rientrare nel gruppo di testa nella fase finale della salita finale verso Yun Ding. Poi lo scatto di Sainbayar, che è sbucato per primo nella nebbia che avvolgeva il traguardo. «Per me è una vittoria importantissima - ha detto Sainbayar - perché è la prima che ottengo a livello internazionale. Non me l’aspettavo, anche se sapevo di porter fare bene in questa salita. Sono partito prima dell'ultima curva e nessuno è riuscito a seguirmi». Alla partenza di Yongtai, Davidenok indicava come probabilmente il nuovo leader alla fine della tappa sarebbe Fedosseyev, più scalatore di lui. Il secondo in classifica si è comportato di luogotenente finchè ha dovuto seguire Quintero, poi ha fatto da solo: gli abbuoni del terzo posto più il piccolo gap creato con Davidenok lo hanno portato in cima alla classifica generale alla vigilia della tappa conclusiva a Yongtai che dovrebbe sorridere ai velocisti. (fonte tuttobiciweb.it)
15 novembre 2019    PRIMO PIANO
Parlamento approva bilancio
con deficit di 799 milioni
Il parlamento della Mongolia ha approvato il bilancio di Stato per il 2020 con un deficit di 2.100 miliardi di tugrik mongoli (799 milioni di dollari), secondo le informazioni pubblicate sul sito web del parlamento. Lo riferisce l'agenzia ufficiale di stampa cinese "Xinhua" che spiega che il deficit rappresenta il 5,1 per cento del prodotto interno lordo (Pil). Nel bilancio dello Stato, si prevede che le entrate ammonteranno a circa 11.797 miliardi di tugrik mongoli (circa 4,5 miliardi di dollari), ovvero il 29 per cento del Pil, e le spese dovrebbero essere circa 13.872 miliardi di tugrik mongoli (circa 5,3 miliardi di dollari), o il 34,1 per cento del Pil. Il governo mongolo si aspetta che l'economia cresca del 6,0 per cento e che il tasso di inflazione sia dell'8 per cento circa nel 2020. Il prossimo anno, il governo attuerà politiche per promuovere una crescita economica sostenibile, mantenere la disciplina fiscale e ridurre l'entità del deficit di bilancio in più fasi, secondo il ministero delle Finanze del paese. (fonte Agenzia Nova)
9 novembre 2019    PRIMO PIANO
Paola, dalla Mongolia
a Fieracavalli
L’incontro dell’8 novembre con Paola Giacomini e i ragazzi della scuola di San Bonifacio a Fieracavalli (nella foto) ha costituito un momento che potrebbe essere definito ‘equiformativo’ nel senso più ampio possibile del termine. I ragazzi delle classi quarte, accompagnati dalle dinamiche maestre hanno preso parte a un piccolo frammento del grande viaggio che Paola Giacomini ha compiuto a cavallo, dalla Mongolia a Cracovia. Per un’oretta hanno cavalcato al suo fianco condividendo le sue esperienze e sommergendola di domande su ogni aspetto della sua impresa, da come e dove ha dormito, ai cavalli, a temi più alti quale il viaggio, i popoli e la pace. Una bella cartolina che lascia davvero ben sperare per il futuro. Alla fine, abbracci e autografi per tutti e, ci auguriamo per merito di Paola e anche un po’ di Cavallo Magazine, la voglia di avvicinarsi in modo sempre più partecipato al mondo del cavallo. (fonte cavallomagazine.it)
8 novembre 2019    SOLIDARIETA'
Donazione alla Croce
Rossa della Mongolia
Il Console Onorario Piero Bardazzi consegnerà nelle prossime settimane 500 euro e un defibrillatore automatico di ultima generazione alla Croce Rossa della Mongolia di Ulaanbaatar. La donazione è avvenuta in occasione del pellegrinaggio al santuario della Madonna delle Grazie di Montenero (Livorno), nel corso dell’incontro conviviale presso il Circolo dell’Accademia Navale di Livorno. Il delegato Carlo Testi, all’esito delle attività di raccolta di beneficenza svolte dai confratelli Massimo Planera e Massimo Illiano, ha consegnato nelle mani del Console la donazione, risultato degli impegni presi con l’Ambasciatore della Mongolia in Italia dai Cavalieri Costantiniani della Delegazione Toscana nel corso dell’iniziativa dello scorso aprile 2019 a Sestri Levante. L’Ambasciatore, immediatamente informato dell’iniziativa benefica, ha voluto far giungere al delegato e, suo tramite, a tutti i Cavalieri della Sacra Milizia Costantiniana, la sua riconoscenza a nome della Mongolia.
1 novembre 2019    PRIMO PIANO
Arrestati 800 cinesi
a Ulaanbaatar per frode
Circa 800 cittadini cinesi sono stati arrestati a Ulaanbaatar, la capitale della Mongolia, in un’indagine su alcuni crimini informatici. Lo scrive Reuters, che parla anche del sequestro di centinaia di computer e di schede SIM. Gli arresti sono avvenuti dopo che martedì c’erano state diverse perquisizioni e dopo due mesi di indagini. Gerel Dorjpalam, capo dell’agenzia d’intelligence della Mongolia, ha detto che i reati avevano a che fare, tra le altre cose, con scommesse illegali, frode, attività di hacking, furto di identità e riciclaggio di denaro. Sempre Reuters scrive che tutti i cinesi arrestati erano entrati in Mongolia grazie a un visto turistico di 30 giorni. All’inizio di ottobre più di 500 immigrati irregolari, molti dei quali provenienti dalla Cina, erano stati arrestati nelle Filippine per truffa informatica. (fonte ilpost.it)
23 ottobre 2019    AMBIENTE
Leopardo delle nevi,
ne restano quattromila
Il leopardo delle nevi (Panthera uncia) è una delle specie più rare e meno studiate al mondo: restano appena 4.000 esemplari e sono distribuiti in maniera frammentata tra le montagne di Afghanistan, Bhutan, Cina, India, Kazakihstan, Kyrgyzstan, Mongolia, Nepal, Pakistan, Russia, Tajikistan e Uzbekistan. Oggi, 23 ottobre, si celebra la Giornata Internazionale del leopardo delle nevi e in questa occasione il Wwf lancia un'app per monitorare e proteggere il numero di individui ancora presenti in natura. Si chiama NextGIS Collecto, ed è un sistema sviluppato dal Wwf Russia, in partnership con IT- Company di Mosca. L’app, usata da ranger e biologi per la raccolta dati sui leopardi delle nevi, è facile da usare: una mappa digitale consente di visualizzare tutte le tracce, i percorsi e i luoghi in cui si aggirano i felini, permettendo all’ app di analizzare facilmente le informazioni raccolte. Sul leopardo delle nevi sono stati scritti diversi libri, come quello di Peter Matthiessen (Il leopardo delle nevi - Neri Pozza) e di Federico Pistone (Il leopardo e lo sciamano - In viaggio nei misteri della Mongolia - Sperling&Kupfer).
23 ottobre 2019    PRIMO PIANO
Terra nera, dal 2020
divieto di estrazione
Il governo municipale di Ulaanbaatar ha annunciato il divieto di estrazione di terra nera nella capitale della Mongolia. Lo riferisce l'agenzia ufficiale di stampa cinese "Xinhua". La terra nera, ricca di humus, è ideale per coltivare la maggior parte delle piante dipendenti dai nutrienti. "Man mano che Ulaanbaatar, che ospita oltre la metà della popolazione del paese (3,2 milioni di persone) si sviluppa, la domanda di terra nera aumenta drammaticamente. Di conseguenza, ora è praticamente impossibile estrarre terra nera nel territorio della capitale", ha dichiarato l'Ufficio stampa del sindaco in una nota. Il divieto entrerà in vigore il primo gennaio 2020 e durerà tre anni. (fonte agenzianova) 
27 settembre 2019    PRIMO PIANO
Il monaco-oracolo mongolo
per due giorni a Lugano
Per il quinto anno, il Maestro Hamba Lama Shinendentsel (nella foto) sarà presente a Cadro (Lugano). Il Lama Shinendentsel è uno di pochi Choijin Lama che esistono al mondo, titolo conferito solamente a una decina di monaci-oracolo.Nei giorni 28 e 29 settembre sarà possibile ascoltare l'insegnamento del grande Maestro, ma soprattutto di assistere al Rituale Luijin-Cho'd che permette di rilassare la mente, ritrovare maggiore serenità e migliorare la propria vita privata e professionale.  Tutto il ricavato dell'evento verrà interamente devoluto al progetto che attualmente sta iniziando il Lama Shinendentsel, ossia costruire un asilo nido per 100 bambini orfani e di famiglie disagiate a Ulaanbaatar, in Mongolia. Il Maestro è l'abate del Monastero Janchivdechinlen in Mongolia e da molti anni è impegnato ai diversi progetti rivolti agli anziani, alle donne e ai bambini aiutandoli in modo concreto e spirituale con il riconoscimento sia al livello nazionale che internazionale. (fonte cdt.ch)
5 settembre 2019    SPORT
Calcio, impresa
della Mongolia
Con un gol di Norjmoogiin Tsedenbal al 17' del primo tempo, la Mongolia ha battuto 1-0 Myanmar nella prima giornata del gruppo F per le qualificazioni ai prossimi campionati del mondo di calcio. Un risultato di estremo prestigio che consente alla nazionale mongola di affiancare al comando della classifica parziale il Tajikistan che ha superato con lo stesso punteggio il Kyrghististan. Riposava il Giappone, favorito per la vittoria finale del girone. Martedì 10 settembre le due attuali capoliste, Mongolia e Tajikistan si affronteranno per definire la provvisoria capolista solitaria. Il 10 ottobre sfida proibitiva sul campo del Giappone. Nella foto, un gruppo di sostenitori della Mongolia con la bandiera ufficiale. 
6 giugno 2019    SPORT
Mondiali di calcio:
la Mongolia parte bene
Esordio col botto della Nazionale di calcio della Mongolia nelle qualificazioni del prossimo campionato del Mondo in programma nel 2022 in Qatar. Nell'andata del primo turno a eliminazione diretta la squadra rossoblù ha vinto 2-0 contro il Brunei, con un gol per tempo. Al 6' una magica punizione all'incrocio di Norjmoogiin Tsedenbal (nella foto, video a questo link: https://www.trollfootball.me/videos/view/goal-by-norjmoogiin-tsedenbal-mongolia-brunei-1-0-first-goal-of-2022) e al 24' della ripresa Naranbold Nyam-Osor. L'11 giugno il ritorno in trasferta. 
Due pagine dedicate al cashmere della Mongolia, il più pregiato al mondo. Ma con un'attenzione particolare al rispetto per l'ambiente. È il senso del reportage uscito sul Corriere della Sera a firma Maria Teresa Veneziani che ha seguito l'esperienza di Francesco Saldarini. Nell'articolo si legge: "L'imprenditore comasco è arrivato con la moglie Laurence anche per osservare da vicino la situazione delle caprette Hircus, ormai famose in tutto il mondo per il prezioso 'vello d'oro' che Saldarini ha avuto l'idea di sostituire alle piume d'oca nei piumini: il fiocco di cashmere iniettato direttamente nei capispalla ne garatisce il perfetto isolamento termico. Un'idea ecosostenibile brevettata e oggi Cashmere Flakes è diventato anche un logo posto sulla capsule di giacconi disegnata da giovani talenti come Mitsuru Nishizaki, cresciuto alla corte di Yamamoto, e Marco Rambaldi (ex Dolce&Gabbana) che ha creato capispalla e pannelli in velluto e tessuto tecnico". Nell'articolo parla anche l'Ambasciatore italiano in Mongolia Andrea De Felip: "L'eccellenza italiana può contribuire con le tecnologie e la conoscenza nella trasformazione dei prodotti agricoli e nell'allevamento". Nel pdf le due pagine del servizio apparso sul Corriere della Sera
19 maggio 2019    PRIMO PIANO
Alla Biennale di Venezia
il Padiglione della Mongolia
Il Padiglione della Mongolia (nella foto) alla cinquantottesima edizione della Biennale di Venezia propone un progetto interdisciplinare intitolato A temporality, curato da Gantuya Badamgarav con la collaborazione di Carsten Nicolai, meglio conosciuto come Alva Noto: per la sua terza partecipazione alla mostra veneziana, il paese asiatico porta in Laguna le installazioni scultoree dell’artista Jantsankhorol Erdenebayar, alias Jantsa, e una performance sonora interattiva di canti di gola tradizionali mongoli, accompagnati dall’artista e compositore tedesco Carsten Nicolai, alias Alva Noto. Gli antichi mongoli hanno sempre mantenuto uno stile di vita nomade in cui lo sviluppo e l’accumulo di creazioni tangibili, come la letteratura e l’arte, sono stati limitati dallo stile di vita pastorale, che richiedeva un costante movimento. A causa di questo limitato contesto, le tradizioni orali sono emerse e si sono evolute come principale mezzo di espressione e sono state tramandate attraverso le generazioni. Con lo scorrere del tempo, le tecniche di espressione orale hanno acquisito forme uniche e complesse, che sono ora riconosciute dall’UNESCO come patrimonio culturale immateriale dell’umanità. In origine, i mongoli praticavano il canto di gola come mezzo per comunicare con i loro sé interiori, l’ambiente intorno e il mondo animale. I suoni differivano a seconda dell’ambiente e delle menti più o meno evolute, dei corpi e gli spiriti delle persone che li emettevano. Al giorno d’oggi, l’interazione tra esseri umani e natura è drasticamente attenuata e al contrario gli ambienti creati dall’uomo si sono sovrapposti a secoli di relazioni naturali, con il risultato che blocchi di cemento, vetri, pannelli e asfalti diventano i punti focali dell’interazione.Tenendo presente questa alterazione e le opere precedenti dell’artista Jantsa, che si sono concentrate sulle trasformazioni e gli aggiustamenti tra esseri viventi e non viventi, il curatore Gantuya ha commissionato all’artista la creazione di installazioni scultoree che dialoghino con le stanze anguste e interconnesse con pareti in mattoni della vecchia casa veneziana in calle del Forno dove è stato allestito il padiglione mongolo. Inoltre, ha invitato Alva Noto ad unirsi al progetto ed esibirsi insieme ai cantanti mongoli per trasformare e tradurre gli antichi strumenti delle espressioni orali in una forma d’arte contemporanea interagendo con lo spazio creato da Jantsa. Nato in una famiglia di artisti, Jantsa ha conseguito la laurea presso l’Hunter College di New York e sta attualmente completando il programma MFA presso l’University of California, a Los Angeles, California. Profondamente consapevole delle sue radici, Jantsa è sempre stato affascinato dai racconti mongoli, dagli indovinelli, dai proverbi e dalle strutture mentali intellettuali e comunicative che sono state costruite dai suoi predecessori. Indaga le trasformazioni dei tabù, dei rituali, delle superstizioni e delle abitudini socialmente costruite e crea un dialogo tra passato e presente. Giustapponendo le opere contemporanee con lo spirito della vecchia casa veneziana, le installazioni scultoree di Jantsa offriranno agli spettatori momenti di fugace oblio e reminiscenza, in cui gli artisti potranno interagire con lo spazio e gli oggetti, e creare performance emettendo suoni astratti usando tecniche tradizionali di canto di gola e musica elettronica. I suoni saranno installati nello spazio espositivo durante l’Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia. A Temporality si propone di imporre l’idea dell’effimero all’interno delle nostre percezioni, cercando di evocare una miscela di forme, materiali e suoni che vuole mettere in discussione le mentalità socialmente costruite e indagare diverse forme di resistenza. (fonte Finestre sull'Arte)
17 maggio 2019    PRIMO PIANO
Pil aumentato dell'8,6%
nel primo trimestre 2019
Il prodotto interno lordo (Pil) della Mongolia è cresciuto dell'8,6 per cento su base annua nel primo trimestre del 2019. Lo hanno rivelato i dati diffusi oggi dall'Ufficio nazionale di statistica (Nsa) secondo cui è stato il più alto tasso di crescita del Pil dal terzo trimestre del 2014, quando si è attestato al 9,1 per cento. Il Pil del paese asiatico è stato di 3,5 trilioni di tugriki mongoli (1,3 miliardi di dollari) nel periodo gennaio-marzo e la crescita è stata principalmente attribuita a un aumento significativo delle esportazioni di materie prime e dei prezzi delle materie prime sul mercato internazionale, secondo l'Nsa. Il Pil della Mongolia è cresciuto del 6,9 per cento anno su anno nel 2018 grazie alle esportazioni di materie prime stabili, alla ripresa degli investimenti esteri diretti e al programma di aggiustamento economico del governo. La Banca Mondiale ha previsto che l'economia della Mongolia crescerà del 7,2 per nel 2019 e del 6,9 per cento nel 2020. (fonte agenzia nova)
13 maggio 2019    PRIMO PIANO
Mongolia-Sestri Levante,
gemellaggio eccellente
Sestri Levante e la Mongolia legate da un gemellaggio tra eccellenze e gastronomia. Il sindaco e le autorità comunali e regionali del centro ligure hanno ricevuto  l’ambasciatore della Mongolia in Italia, S.E. Tserendorj Jambaldorj e il Console Piero Bardazzi. L’incontro, promosso da Enrico Canale dell’associazione “O Leûdo” e da Vinicio Raso dell’associazione “Genuensis”, ha avuto luogo a Sestri Levante presso la Cooperativa Olivicoltori Sestresi. “È stato per me un onore – dichiara il consigliere regionale Claudio Muzio – poter ricevere ed accompagnare l’ambasciatore nella sua visita alla Cooperativa Olivicoltori, che rappresenta un punto d’eccellenza del nostro territorio e contribuisce a mantenere viva l’attività agricola nel Tigullio”. Al termine dell’incontro l’ambasciatore ha consegnato al Comune di Sestri Levante una pepita di pirite ed una di rame provenienti dalla Mongolia, in segno dell’amicizia. All’ambasciatore è stato fatto dono, da parte del presidente della Cooperativa Nicola Gandolfo e del vicepresidente Marco Cusinato, di un cesto di prodotti tipici del territorio. La delegazione ha visitato anche alcune aziende locali tra cui la vinicola Bisson che ha la particolarità di invecchiare il vino in fondo al mare! Inoltre il delegato della Toscana del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio Carlo Testi ha consegnato alConsole Bardazzi e all’Ambasciatore la medaglia d’ argento di benemerenza per l'amicizia dimostrata nel condividere i valori di aiuto alle persone in difficoltà e il grande lavoro svolto  nella beneficenza alle varie associazioni di volontariato in Italia e Mongolia.
L'ultimo numero del settimanale Internazionale (nella foto, la copertina) dedica un servizio alle donne della Mongolia, tradotto dall'originale di Sofja Melnicuk, con le foto di Chiara Gioia. "In Mongolia - si legge nel catenaccio - la tradizionale divisione dei compiti nella società ha favorito la parità fra uomini e donne. Oggi le ragazze sono indipendenti e istruite, spesso più dei maschi. Ma a volte restano sole". Nella classifica dell'indice dell'uguaglianza tra generi, la Mongolia si piazza al 58° posto, molto meglio dell'Italia (70°). L'articolo si conclude: "Le mongole sono emancipate, istruite e ambiziose. Hanno di fronte molte porte aperte, hanno realizzato il sogno di migliaia di donne in tutto il mondo e, sotto molti aspetti, hanno superato gli uomini. Paradossalmente, però, forse è proprio questa la fonte dei loro problemi".
In Mongolia ha suscitato polemiche l’annuncio dello yokozuma (grande campione di sumo) Hakuho (foto), che ha chiesto la rinuncia alla nazionalità mongola per ottenere la cittadinanza giapponese. L’atleta 34enne, il cui vero nome è Munkhbat Davaajargal, aveva in precedenza indicato il desiderio di diventare un cittadino giapponese naturalizzato, requisito per tutti i lottatori stranieri desiderosi di diventare anziani del sumo. Gli anziani della Japan Sumo Association (Jsa) sono i lottatori in pensione che, una volta abbandonato il dohyo (anello), gestiscono tutto il circuito e vengono considerati i veri custodi della tradizione. Secondo i media mongoli, Hakuho ha presentato la sua richiesta la scorsa settimana presso l’Ufficio presidenziale. “Ora devo solo aspettare la risposta”, ha dichiarato l’atleta durante un’intervista al torneo regionale di Primavera in corso a Tokyo. Lo scorso mese, il lottatore ha vinto il suo 42esimo titolo nella divisione makuuchi al torneo Spring Grand Sumo. Durante la competizione, ha attirato le critiche della Jsa per aver indotto il pubblico ad un estemporaneo applauso, al fine di “svegliare la folla per la conclusione dell'ultimo grande torneo dell'era Heisei”. Ma nonostante i successi storici dello yokozuna, la Jsa non ha voluto modificare la norma secondo cui ogni anziano dev’essere cittadino giapponese. La decisione ha turbato Hakuho, anche a causa dello status di eroe della lotta mongola conseguito in passato da suo padre, Jigjid Munkhbat. Quest’ultimo ha partecipato a cinque Olimpiadi, vincendo una medaglia d'argento – la prima nella storia della Mongolia – nel 1968 a Città del Messico. Dal 2001, anno del suo debutto da professionista, Hakuho ha ridefinito il sumo e ha riscritto molti dei record dello sport: il maggior numero di vittorie in carriera (1.120), di trionfi nella massima divisione (1.026) e di campionati vinti da imbattuto (15). (fonte AsiaNews)
18 aprile 2019    PRIMO PIANO
Campagna contro
i reati di frode
Il governo della Mongolia ha lanciato una campagna nazionale per promuovere la consapevolezza e la prevenzione contro i reati di frode, secondo quanto riferito oggi dai media locali che citano l'Agenzia nazionale di polizia (Npa). "I crimini nell'ambito della frode sono aumentati di anno in anno, causando perdite dirette a cittadini e organizzazioni", riferisce una nota dell'Npa, aggiungendo che le frodi online, contrattuali e il marketing piramidale sono i tipi più comuni di frodi nel paese. Durante la campagna di due settimane che ha preso il via ieri, l'Npa condurrà una serie di attività volte a informare il pubblico sui tipi comuni di frode e ad aumentare la consapevolezza. Un totale di 9.900 casi penali sono stati registrati in tutto il paese nel primo trimestre di quest'anno, e i reati di frode hanno rappresentato circa il 15 per cento dei reati totali registrati, secondo l' Npa. (fonte Agenzia Nova) 
Gabriel do Carmo (foto), centravanti brasiliano giramondo, ha scelto la Mongolia. All'età di quasi 29 anni (li compirà fra 10 giorni) do Carmo ha giocato in 11 squadre tra Brasile, Bulgaria, Grecia, Albania e Cipro. Svincolato dallo scorso novembre, ieri ha firmato per il dodicesimo club della sua carriera: l'Ulaanbaatar FC, al quale si è legato fino al 15 ottobre 2019. (fonte calciomercato.com)
10 marzo 2019    PRIMO PIANO
Mongolia tra i Paesi
più sicuri al mondo
Mongolia e Filippine sono i Paesi più sicuri del continente asiatico e ai primissimi posti nel mondo, secondo la recente graduatoria stilata dall'autorevole Institute for Economics & Peace. Come indicato dalla mappa, il primo posto assoluto spetta all'Islanda (indicata in azzurro) mentre l'Italia è solo quarantesima, molto dietro la Mongolia, indicata in giallo chiaro. La graduatoria viene stilata in base a tre tipologie di rischio: conflitti bellici, criminalità e disastri naturali.
1 marzo 2019    PRIMO PIANO
Dal 1° marzo divieto
dei sacchetti di plastica
È entrato in vigore dal 1° marzo in Mongolia il divieto di utilizzare sacchetti di plastica monouso, più sottili di 0,035 millimetri. La norma mira a ridurre l'impatto ambientale derivato dall'impiego di grandi quantitativi di plastica non riutilizzabile nel paese. Il provvedimento, nello specifico, riguarda la produzione, la vendita, l'importazione e la produzione di sacchetti di plastica "usa e getta". "Speriamo, inoltre, che la norma induca lo sviluppo di maggiori opportunità di business e di lavoro, date dalla produzione di sacchetti di plastica biodegradabili e riutilizzabili", ha commentato oggi il ministro dell'Ambiente e del turismo della Mongolia, Tserendorj Uranchimeg.
10 febbraio 2019    PRIMO PIANO
Cinema, la Mongolia
in lizza per l'Orso d'oro
«Öndög», film girato in Mongolia e diretto dal cinese Wang Quan'an, è in lizza per l'Orso d'oro, «Öndög» si apre con una sequenza di grande fascino: un veicolo si muove di notte nel mezzo della steppa mongola fino a quando non viene trovato il cadavere di una donna. Per difendere il cadavere da possibili attacchi di animali feroci, la polizia invia un giovane agente poco esperto del luogo.Vincitore a Berlino nel 2006 con il notevole «Il matrimonio di Tuya», Wang Quan'an torna per la quarta volta in concorso al festival tedesco con un progetto anticonvenzionale, che ragiona molto con il linguaggio cinematografico e le suggestioni audiovisive. Colpisce positivamente la fotografia, grazie a immagini di straordinaria bellezza in cui i personaggi sembrano diventare parte integrante della natura circostante. Visivamente pregevole, il film si perde invece in una struttura narrativa troppo complicata e poco appassionante. Soprattutto con il passare dei minuti, il regista sembra un po' perdere le redini del suo progetto, limitandosi a dare vita a singole sequenze di buon impatto estetico, che però faticano a trovare un senso all'interno del mosaico complessivo che è stato messo in scena. Resta comunque un progetto curioso, una sorta di western in salsa asiatica che, a ogni modo, non lascia indifferenti. (autore: Andrea Chimento per Il Sole 24 Ore)
4 febbraio 2019    PRIMO PIANO
CARA MONGOLIA,
BUONO TSAGAAN SAR
Tsagaan sar: è il capodanno mongolo che segue il calendario lunare tibetano e la data varia ogni anno. È la più importante festa mongola e si protrae almeno per un mese. Per essere pronti bisogna avviare i preparativi con grande anticipo perché bisogna pensare a cibo, regali, vestiti nuovi, pulizie; la tradizione impone inoltre di finire i lavori in sospeso e onorare i debiti prima del nuovo anno. I cibi che non possono mancare sulla tavola sono buuz o bansh, lo schienale di pecora (coda compresa), la carne bollita, i biscottoni (kheviin boov) sovrapposti secondo la tradizione, guarniti di aaruul e dolciumi. Anche il riso, simbolo di fecondità e crescita, è presente in tavola così come l'airag e altri piccoli piatti adatti all’occasione. È dovere dei più giovani, entro i primi tre giorni di festa, rendere omaggio agli anziani, offrendo un khadag e portando i saluti con gesto appropriato cioè reggendo le braccia dell’interlocutore con le mani sotto i gomiti. Le famiglie si scambiano molteplici visite. I giorni più importanti sono la vigilia (Bitüün), giornata in cui si mangia moltissimo come atto propiziatorio per un anno di abbondanza. (dalla guida "Mongolia" di Federico Pistone e Tseeghii - Polaris editore, illustrazione di Cristiano Lissoni da "Salik - Il piccolo vento della steppa" di F. Pistone)
2 febbraio 2019    PRIMO PIANO
Eletto il nuovo presidente
del Parlamento mongolo
Il parlamento mongolo ha eletto Gombojav Zandanshatar (foto) come nuovo presidente dell'assemblea legislativa con il 95,2 per cento dei voti. L'ex capo della segreteria del governo ha sostituito Miyegombo Enkhbold, che è stato estromesso dall'incarico martedì scorso a causa di un suo presunto coinvolgimento in reati di corruzione e abuso di potere. "Farò particolare attenzione a garantire l'unità del parlamento e a ridurre la disoccupazione, la povertà e le disparità di reddito nel paese", ha detto Zandanshatar al parlamento. Il 48enne del Partito popolare mongolo (Mpp) è stato eletto membro del parlamento tre volte nel 2004, nel 2008 e nel 2016. Inoltre, ha ricoperto il ruolo di vice ministro per l'alimentazione e l'agricoltura nel 2003-2004, ministro degli Affari esteri e del commercio nel 2009-2012 e segretario generale del Mpp nel 2012-2013. (fonte Agenzia Nova)
29 gennaio 2019    PRIMO PIANO
Inauguarata centrale
solare da 10 megawatt
Una centrale elettrica solare con una capacità installata di 10 megawatt è stata ufficialmente avviata nella provincia centrale di Govisumber, in Mongolia: lo ha riferito oggi la televisione di stato mongola, secondo cui la capacità totale di energia rinnovabile della Mongolia era pari a 275 megawatt alla fine del 2018, in base ai dati forniti dal ministero dell'Energia. “L'impianto solare da 10 megawatt è stato ufficialmente messo in funzione a Sumber soum, suddivisione amministrativa di Govisumber”, ha detto l'operatore del progetto Esb Solar Energy. "La costruzione della centrale elettrica finanziata dal Fondo verde per il clima è durata sei mesi: la centrale elettrica può generare 17,1 milioni di kWh di elettricità all'anno nella rete elettrica nazionale del paese", ha reso noto la società. Il Fondo verde per il clima è stato istituito nell'ambito della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Unfccc) per aiutare i paesi in via di sviluppo nei loro sforzi per sviluppare le energie rinnovabili. La Mongolia, che ha una potenziale capacità eolica di 1.100 gigawatt, ha fissato l'obiettivo di fornire il 20 per cento dell'energia attraverso le rinnovabili entro il 2020 e il 30 per cento entro il 2030. “La quota di elettricità rinnovabile nel consumo complessivo di energia della Mongolia è salita al 16 per cento in media nel 2018”, ha riportato il ministero dell'Energia. (fonte Agenzia Nova)
24 gennaio 2019    PRIMO PIANO
Paola e la sua cavalcata
dalla Mongolia all'Europa
Ancora per pochi giorni Paola Giacomini (nella foto all'interno di una gher mongola) è a Caprie in Val di Susa da dove ripartirà, dopo una breve pausa, per proseguire il suo incredibile viaggio che ha iniziato da sola il 10 giugno scorso, partendo dalla Mongolia, e che il prossimo settembre la porterà a Cracovia. Nel frattempo il Tg3 nazionale ha mandato in onda in più edizioni una sua intervista. Il lunghissimo cammino di Paola nasce con l’intendo di studiare quei popoli nomadi, la cui vita è molto legata a quella dei loro cavalli, e che sono i degni eredi delle imprese dei cavalieri mongoli di Gengis Khan. Paola, donna coraggiosa e speciale, ha deciso di affrontare le immense pianure della Mongolia, per raggiungere la Russia e l’Europa con i suoi due cavalli.  “Io non viaggio da sola – ci dice – perché ho due carissimi compagni di viaggio, i miei cavalli, che in attesa del mio ritorno sono ospitati in un monastero ortodosso in Russia”. I passi di Paola sono costellati da innumerevoli e preziosissime esperienze, da incontri con persone uniche e da storie che lei porterà sempre nel suo cuore. Paola infatti ha scelto di appoggiarsi al termine di ogni giornata di cammino alle famiglie che abitano i paesi incontrati e “anche se non sempre siamo a riusciti a capirci con le parole, spesso è bastato uno scambio di sguardi per sentirmi a casa”. Il favoloso viaggio di Paola Giacomini ha anche dovuto affrontare qualche imprevisto e, quando le chiediamo se non nasconda anche qualche pericolo, ci risponde “la paura non sempre è negativa, capita anche che ci permetta di salvarci dai grossi guai, ci vuole coraggio e ci vuole fede, perché senza quella è difficile andare avanti. E comunque la Val di Susa è il posto dove abito e amo tornare”. E a Caprie Paola ritornerà con i suoi cavalli mongoli, che potranno così incontrare Isotta Raminga, la cavalla che l’ha accompagnata nei suoi precedenti viaggi. (fonte: lagendanews.com)
16 gennaio 2019    PRIMO PIANO
Produzione industriale
aumentata del 21%
La produzione industriale della Mongolia nel 2018 è aumentata del 21 per cento rispetto all'anno precedente, attestandosi a 15.700 miliardi di Tugriks mongoli (circa 5,9 miliardi di dollari). E' quanto rivelato oggi dai dati diffusi dall'Ufficio nazionale di statistica mongolo. La produzione dei principali prodotti delle industrie estrattive è aumentata del 19,6 per cento, che rende l'industria mineraria un motore chiave della crescita complessiva del paese. In particolare, il volume della produzione di carbone grezzo è cresciuto del 63,1 per cento e quello della produzione di ferro è aumentato del 3,4 per cento anno su anno. I prodotti dell'industria mineraria lo scorso anno rappresentavano circa l'85 per cento della produzione industriale totale nel paese senza sbocco sul mare, ricco di risorse naturali come oro, argento, ferro, carbone e rame. (fonte Agenzia Nova)